Esplosione in via Brioschi a Milano: gli ultimi aggiornamenti

Ancora in corso le indagini per scoprire cosa abbia innescato la deflagrazione. Stazionarie le condizioni delle bimbe di 7 e 11 anni rimaste ferite con il loro papà. 50 nuclei famigliari sfollati, 17 ospitati dal Comune.

I residenti tornano nelle loro case a recuperare effetti personali

Ancora tanto dolore e sgomento a Milano per l’esplosione della palazzina di via Brioschi che, nella mattinata di domenica 12 giugno, è costata la vita a tre persone (due fidanzati di 27 e 23 anni e una mamma di 43) e causato il ferimento di 9 persone. Per quanto riguarda l’inchiesta circa lo scoppio, al momento per la Procura l'ipotesi più accreditata resta la fuga di gas dalla cucina dell'appartamento al terzo piano occupato dai due fidanzati, originari della provincia di Macerata. Gli inquirenti dovranno accertare se la fuoriuscita del gas sia stata causata da una dimenticanza, quindi un fornello rimasto accesso, oppure da un guasto alla cucina o all’impianto. Per ora il fascicolo rimane aperto per disastro colposo a carico di ignoti e resta esclusa l'ipotesi di un suicidio. Nello scoppio sono rimaste ferite nove persone e particolare apprensione hanno suscitato le condizioni di due bimbe di 7 e 11 anni, che nello scoppio hanno perso la mamma, e del loro papà. Lunedì 13 giugno l’ospedale Niguarda ha diffuso il bollettino medico relativo, secondo il quale le condizioni di padre e figlie sono stazionarie. Nello specifico, la più piccola ha ustioni sul 43% del corpo, volto compreso, mentre la sorella ha ustioni sul 20% del corpo, ma entrambe sono in respiro spontaneo e non vi sono danni agli organi. Sono invece 50 le famiglie che al momento hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, di cui 21 famiglie residenti nello stabile dove si è verificato lo scoppio. Di queste, sono 17 le famiglie, per un totale di 56 persone (tra cui 9 minori), che hanno accettato l'ospitalità del Comune in albergo. Gli altri nuclei familiari hanno invece preferito farsi accogliere da amici e parenti. Inoltre, sono stati messi a disposizione da palazzo Marino altri 20 appartamenti per ospitare le famiglie che ne avessero necessità nei prossimi giorni. Intanto, nella mattinata di lunedì 13 giugno, sono state decine gli abitanti delle case tra le vie Brioschi e Portoferraio che a piedi, alla spicciolata o in piccoli gruppi, sono tornati a recuperare gli effetti personali dagli appartamenti abbandonati. Nella serata di giovedì 16 giugno gli abitanti della zona accenderanno una candela che verrà messa sul davanzale della finestra perché sia visibile a tutti, in segno di solidarietà.
Redazione Web