Il decreto Lorenzin è stato fonte di varie discussioni tra genitori pro e anti-vax. Ma per chi a Milano pensava di poter far valere il proprio dissenso nei confronti dei vaccini, si è duramente scontrato con la realtà. 

Questa mattina infatti, una coppia che ha accompagnato il proprio figlio presso la scuola dell’infanzia di via Goldoni (zona corso Indipendenza) si è vista chiudere la porta d’ingresso di fronte ai propri occhi. Il motivo è semplice: i genitori non avevano presentato il certificato vaccinale, né l'autocertificazione dell'avvenuta vaccinazione.  In assenza di tali documenti, al bambino è stato negato l’accesso alla struttura. 

Mamma e papà non si sono voluti arrendere, chiamando i carabinieri, intervenuti prontamente sul posto, ma di fronte alla comprovata non vaccinazione, i militari si sono trovati con le mani legate, non potendo così porre rimedio alle accorate proteste dei genitori del piccolo. 

Sul tema si è espressa anche la vicesindaco Anna Scavuzzo a Il Corriere: «Chi è senza documenti resti a casa, Mi auguro che non ci siano tensioni. Gli scontri ideologici non devono arrivare davanti alle scuole. Ci andrebbero di mezzo solo i bambini».  Il caso di questa mattina non è isolato. Basti pensare che nella sola Milano sono più di 3000 i bambini ai quali è vietato l’accesso agli asili nido e alle scuole materne per la mancata effettuazione di 10 vaccini (poliomielite, difterite, tetano, rosolia, morbillo, parotite, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae B e varicella) o perché i rispettivi genitori non hanno presentato la richiesta di appuntamento per eseguirli.