Milano: russa troppo forte e il coinquilino lo uccide con una coltellata

A.E.Z., egiziano di 31 anni, è morto all’ospedale Niguarda di Milano nel pomeriggio di ieri, mercoledì 16 aprile, dopo essere stato raggiunto da una coltellata letale al cuore.

In base alle indagini condotte dai carabinieri, a infliggere il colpo mortale sarebbe stato il 36enne M.F., anch’egli egiziano, al termine di un violento litigio scaturito per una motivazione terribilmente banale. I due, che condividevano un appartamento in via Termopili, zona via Padova, assieme a un terzo connazionale (il 32enne S.E.N.), avrebbero dato vita a un violento litigio poiché, secondo M.F., A.E.Z. russava troppo forte. Nella colluttazione che ne è scaturita, quindi, A.E.Z. avrebbe trovato la morte per mano di M.F. che, prima di infliggere la coltellata fatale, era stato colpito a sua volta all’addome. I carabinieri, giunti sul posto dopo la chiamata di alcuni vicini che avevano sentito le urla, hanno trovato il 31enne riverso a terra senza vita, il 36enne ferito disteso sul divano e il terzo coinquilino in cucina, che aveva recuperato e ripulito i coltelli. Quest’ultimo è stato arrestato per rissa, mentre il presunto assassino è stato ricoverato presso Città Studi, dov’è tutt’ora piantonato, ma non sarebbe in pericolo di vita. I tre connazionali sono risultati tutti incensurati.

Redazione Web