Milano, Sala annuncia test sierologici per i dipendenti ATM. Galli precisa: «Non li esegue il Sacco» De Corato: «Quali le tempistiche?»

Bagarre tra il Sindaco di Milano che dice di aver concordato il piano con l'ospedale Sacco e il Consigliere regionale De Corato, il quale, dopo la smentita del professor Galli, affonda un duro attacco al sindaco di Milano: «Pensi di più alla città che ha problemi di sicurezza»

L'Assessore De Corato e il Sindaco Sala

L'Assessore De Corato e il Sindaco Sala

Mercoledì 15 aprile 2020. Beppe Sala in un messaggio social commenta le decisioni di Regione Lombardia in merito all'esecuzione dei test seriologici per l'individuazione del Covid-19.  Fontana e Gallera hanno fatto sapere che si partirà dalle province di Bergamo e Brescia: «Non discuto - spiega il numero uno di Palazzo Marino - però fermo non voglio stare»; quindi ha annunciato la vera news: «ho raggiunto un accordo con il Sacco e con il Professor Galli. Noi sottoporremo a test i 4mila conducenti di ATM». Sala confessa di ignorare quali saranno le linee guida che il Governo nazionale diffonderà affinché le attività degli italiani possano gradualmente ritornare alla normalità; afferma però di volersi far trovare pronto e alla guida di una città in grado di consentire a tutti di riprendere a lavorare e, soprattutto, in condizioni di sicurezza.

Da li a poche ore arriva la precisazione su chi eseguirà i test annunciati dal sindaco meneghino: «Si tratta dell’Università di Milano,  non l’Ospedale nello specifico. È una cosa dell’Università». Così il professor Massimo Galli ha risposto ad askanews a proposito dell’accordo annunciato il giorno prima dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Il primo cittadino aveva parlato inizialmente di un accordo con l’ospedale Sacco e con Galli stesso, accordo che tuttavia l’ospedale ha smentito. Galli, che è anche direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche, Cattedra di Malattie Infettive, presso l’Università Statale di Milano, ha specificato che «Il Sacco come ospedale non è coinvolto in questa ricerca. La spiegazione si rende necessaria perchè il Sacco risponde alla Regione e ha bisogno delle autorizzazioni regionali, l’Università dipende dal suo rettore e come ben sapete è libera di fare le sue ricerche. Non vuole essere polemica ma è una precisazione necessaria», ha aggiunto. 

«Certamente positiva l'iniziativa» della Giunta meneghina, fa sapere da Regione Lombardia l’Assessore alla Sicurezza, Polizia locale e Immigrazione Riccardo De Corato, il quale però ha anche qualche appunto da fare all’inquilino di Palazzo Marino. Sebbene sia di una scelta lodevole, si è trattato, a parere dell’Assessore, di «un annuncio che poteva anche lasciar intendere un messaggio come “se non ci penso io”». Il titolare della Sicurezza della regione più popolosa d’Italia non ci sta e rincara la dose: «insomma il buongiorno che il Sindaco della città dà ai milanesi si è ormai trasformato in un manifesto propagandistico». Messa da parte per qualche istante la polemica politica, l’ex Vicesindaco di Milano, De Corato, passa agli aspetti tecnici. «Dopo che oggi abbiamo appurato che sarà l'Università ad eseguire lo studio e non il Sacco, vorremmo sapere anche quali sono le tempistiche. Il personale ATM non può essere illuso di un ritorno al lavoro possibile grazie ai test immunologici, senza ricevere indicazioni su quando verranno fatti», è il duro attacco si De Corato, che poi affonda il colpo: «il primo cittadino pensi di più alla città che, anche se deserta, continua avere i suoi problemi legati alla sicurezza».
De Corato ha inoltre colto l’occasione per esprimere «solidarietà» agli agenti della Polizia locale di Milano che sono stati minacciati di morte da un uomo fermato per possesso di sostanze stupefacenti e detenzione di armi da fuoco. L’ex numero due della Giunta milanese ha lasciato trapelare anche soddisfazione e orgoglio per il lavoro fatto dagli agenti delle Forze dell’Ordine e in ispecie dal Nucleo Contrasto Stupefacenti della Polizia locale di Milano istituito in passato dalla Giunta comunale di centrodestra. «Continua a rimanere un fiore all'occhiello del corpo», ha chiosato De Corato.
Mentre la querelle politica non sembra scemare ma anzi, al contrario, pare riaccendersi dopo quale settimana di tregua dovuta alla fase più buia dell’emergenza, la città di Milano, come tutta la Regione e l’Italia intera, aspetta di ripartire. È giunto il momento che anche la politica dimostri la propria maturità: occorre agire in modo rapido ed efficace.

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Professor Massimo Galli

Professor Massimo Galli Primario del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche L. Sacco, Milano