Quinto Conto Energia: una stangata al fotovoltaico
Le imprese ecosostenibili dell'Est Milano non ci stanno: «Sarà la morte del fotovoltaico»
L’11 aprile scorso, i ministri Passera (Sviluppo Economico), Clini (Ambiente) e Catania (Agricoltura) hanno presentato un decreto che, secondo gli addetti al settore, andrebbe a compromettere pesantemente le scelte ecosostenibili del Paese. Si tratta del Quinto Conto Energia, che potrebbe segnare una battuta d’arresto delle energie rinnovabili a causa della riformulazione delle modalità di incentivazione.
I punti maggiormente contestati sono i seguenti: il taglio agli incentivi (da qui al 2014 il 5° Conto Energia metterà a disposizione 500 milioni di euro, non i 6 miliardi previsti), i tempi di avvio (che prevedono l’entrata in vigore del nuovo sistema al raggiungimento dei 6 miliardi di euro di incentivi per il fotovoltaico, tra luglio e ottobre prossimi), l’iscrizione all’apposito registro dei singoli impianti con potenza superiore ai 12 kW con un pagamento di 5€/kW, e l’abolizione dei bonus per chi sostituisce le coperture in eternit del tetto con l’installazione del fotovoltaico. Il taglio medio previsto è del 50% circa. «Con i due decreti firmati oggi viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo» hanno dichiarato i Ministri firmatari. Ma non tutti si trovano d’accordo. «Il Governo ha posto le basi per il rapido dissolvimento della filiera nazionale – ribatte Valerio Natalizia, presidente Gifi (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) –. La proposta ha effetti destabilizzanti per il comparto; si vanificano gli investimenti già fatti e i 5,6 miliardi €/anno già impegnati per i prossimi 20 anni».
Sono seriamente preoccupati anche i responsabili della Sun System, della Bienergy di Zona 4, dell’Idrostyle di Melzo e dell’Idrotermica Generale Servizi di San Giuliano. «Troviamo inaccettabili alcuni provvedimenti – spiega il responsabile di Solacentury, azienda che si occupa di energia solare nel territorio Est di Milano –. Anzitutto il numero di kW richiesti per iscriversi al Registro: 12 sono pochissimi, bisognerebbe alzare la soglia almeno a 100 kW. Per non parlare dei tagli! Già il 4° Conto Energia dello scorso anno riduceva notevolmente gli incentivi e frenava la crescita del settore; ora i tagli si aggirano tra il 40% e il 60%. Chiediamo che l’entrata in vigore del 5° conto abbia luogo al superamento della soglia dei 7 miliardi di incentivi per il fotovoltaico, non 6. Speriamo – continua – che il testo del decreto venga modificato; per diventare legge dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e sappiamo che le Regioni non sono d’accordo con i provvedimenti. Così come sono, queste nuove disposizioni porteranno alla morte del fotovoltaico in Italia».
Uno scenario desolante per il Paese, che negli ultimi anni ha visto un boom di impianti che sfruttano energie rinnovabili. Un’occasione straordinaria per l’Italia che può contare su fonti energetiche “pulite” quali quella solare, eolica e geotermica: un modo per ridurre la dipendenza dalle importazioni di greggio e migliorare la qualità delle nostre vite, purtroppo messo a rischio dalla violenta crisi economica in cui versa la nazione.
Francesca Tedeschi