Si tratta di "We Love Milano" un progetto di riqualifica urbana. Più precisamente, la città è stata divisa in quattro zone e per ognuna di esse sono stati individuati, con l'aiuto delle comunità di quartiere, quattro interventi per potere migliorare la vita quotidiana delle persone. Il progetto Barclays si è concentrato su cinque aree di utilità: scuola, salute, arredo urbano, sport e educazione finanziaria. Prendendo in considerazione la Zona 4, i progetti in gioco sono stati: "Primo soccorso", con l'intento di rinnovare le tecnologie mediche delle ambulanze della croce verde; "La scuola fiorisce", con il fine di riallestire il giardino interno della scuola Leone Tolstoj di via Zuara; "De Angeli si rinnova", consistente in un rinnovamento del quartiere De Angeli; "Parla con il mondo" con lo scopo di costituire un nuovo laboratorio linguistico per i bambini dell’Istituto Thouar di via Gentilino; e infine "A scuola di banca", teso ad attivare un servizio di educazione finanziaria curato dagli esperti Barclays. È stato possibile votare fino all'1 ottobre, ma l'ufficialità dei progetti vincitori è arrivata solo pochi giorni fa, grazie al conteggio dei voti off-line che sono stati sommati ai voti effettuati tramite internet. Nella Zona 1 di Milano, il progetto vincitore è stato: "La salute dei bambini" che conta di allestire il reparto di ortopedia dell'Ospedale Buzzi. Nella Zona 2 ha vinto: "Scuola Multimedia"; grazie a questo progetto, verranno fornite alla scuola Tiepolo di piazza Ascoli lavagne multimediali per una migliore didattica. Nella Zona 3, il progetto più votato è stato: "Avere cura"; in questo caso verranno fornite nuove attrezzature mediche per assistere i bisognosi dell’Opera San Francesco. E infine nella Zona 4 ha vinto il progetto di "Primo Soccorso". Insomma, a prevalere in tre zone su quattro è stato il desiderio di un adeguato rinnovamento dell'assistenza medica. Un grande segnale questo, che sicuramente farà riflettere le istituzioni su ciò che i cittadini vogliono e si aspettano di vedere realizzato nella propria città.

Giancarlo Capriglia