La Giunta rinuncia a parte delle indennità per alcuni progetti

Certo, anche per un paese piccolo come il nostro non è una grande somma. Abbiamo tuttavia voluto dare un segnale concreto ai cittadini e dimostrare che siamo vicini ai loro bisogni. La nostra vuole essere soprattutto una protesta di tipo politico. La scure della riforma Gelmini si è abbattuta anche su Pantigliate. Giunge pertanto spontanea la domanda: è giusto essere abbandonati in questo modo dal Governo centrale in un momento così critico?». Ma la mannaia dell’esecutivo italiano si abbatterà anche sui giovani e gli anziani pantigliatesi. Il Patto di stabilità e i tagli alla quota del Fondo nazionale per le politiche sociali, infatti, mettono in crisi la sopravvivenza di molti servizi nell’ambito del sociale offerti dal Comune. Tra questi, il Centro di aggregazione giovanile di viale Risorgimento. «Anch’io, insieme a centinaia di colleghi lombardi, ho partecipato alla riconsegna simbolica della fascia tricolore, avvenuta a inizio aprile davanti alla Prefettura di Milano – spiega il Primo cittadino –. Il vincolo del Patto di stabilità viene imposto ai Comuni con più di 5mila abitanti: Pantigliate ne ha 5847. Non vogliamo tagliare l’alto standard qualitativo dei servizi che, in questi anni di amministrazione, abbiamo saputo garantire».

Lorenzo Invernizzi