L’Oasi del Fontanile, tra schiamazzi e birra

Conigli, pavoni, cigni, papere, tacchini e altri animali da cortile vengono accuditi da un gruppo di pensionati, senza i quali non si potrebbe portare avanti questo bel progetto che da tanti anni allieta le passeggiate di grandi e piccini. Anche Comune e Provincia contribuiscono a sovvenzionare il fazzoletto verde prediletto dai bambini. Qui, riprendono contatto con una realtà che troppo spesso dimentichiamo nei meandri del tempo che fu. Ultimamente, complice la bella stagione, nei giorni festivi, il parco esterno all’Oasi del Fontanile, attrezzato con barbecue, tavoli e sedie in legno è preso d’assalto dalle comunità dell’Est europeo, che monopolizzano la zona, consumando alcolici e a volte qualche spinello, in barba alla buona educazione e al quieto vivere. Così, succede che degrado e illegalità prendono sempre più piede: schiamazzi, bottiglie di birra sparse qua e là, litigi, bagni all’aria aperta fanno scappare i residenti dal parco pubblico: «Non ci avviciniamo neanche – ci spiega una mamma che incontriamo nella strada adiacente all’Oasi del Fontanile – abbiamo paura». Un gruppo di ragazzini con la bicicletta ci ha riferito che è capitato che alcuni di loro siano stati anche minacciati dai cittadini di origine rumena e bulgara presenti nel parco. Per porre fine a tutto questo basterebbe che il Sindaco emanasse una ordinanza che vieti l’assunzione di sostanze alcoliche nei luoghi aperti al pubblico, sulle orme di quella emanata dal comune di Peschiera Borromeo.
Giorgio Tondi