La lotta alla camorra porta a Scampia

Il rientro è previsto nella notte di domenica 10 maggio. Il viaggio sarà in pullmann e occorre portare con sé sacco a pelo e materassino. Il costo è di 50 euro: la visita si terrà solo se si raggiungerà il numero di 35 partecipanti.
Per domenica 5 aprile alle 21.00 è in programma una riunione organizzativa in oratorio. Don Manganiello, impegnato in prima persona contro la criminalità organizzata, è stato oggetto lo scorso autunno di reiterate minacce, per aver indicato in un servizio della trasmissione televisiva “Le Iene” i luoghi dello spaccio di sostanze stupefacenti nel suo quartiere. Lo stesso quartiere è stato interessato nella giornata di mercoledì 18 da un’operazione della Polizia, che ha portato all’arresto di sei persone per spaccio e detenzione di droga. Due di questi hanno desistito solo dopo un rocambolesco inseguimento. All’interno di un vano di un ascensore sono stati rinvenuti 11 chili di hashish.
Sempre per restare in tema, si è celebrata lo scorso 21 marzo nel capoluogo partenopeo la XVI Giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno per tutte le vittime delle mafie. I
l quartiere di Scampia nasce a metà degli anni Sessanta, a seguito della pressante richiesta di alloggi tipica di quel periodo. L’area sulla quale sono sorti gli insediamenti era prima occupata da una campagna fertilissima. Incerta l’etimologia del nome: per alcuni “Scampia” significherebbe “Luogo piano”. Per altri, invece, il nome deriverebbe da “Scampagnata”.

Lorenzo Invernizzi