Raddoppio della Paullese, un cantiere “senza fine”, Piloni (Pd): «mancano i soldi per coprire l’aumento dei costi»
Il Consigliere regionale fa sapere che segnalerà la situazione all'assessore regionale alle Infrastrutture affinché il Governo sblocchi i pagamenti
Chi percorre tutti i giorni la Paullese per andare a Milano, può facilmente rendersi conto di come i lavori del cantiere per il raddoppio abbiamo subito un evidentemente rallentamento. Il motivo riguarda principalmente le difficoltà economiche dell'impresa esecutrice dei lavori, dovute al ritardo da parte del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) nel pagamento degli importi per l'adeguamento dei prezzi che, negli ultimi mesi, sono sensibilmente aumentati. «A riguardo – spiega Matteo Piloni, Consigliere regionale del Partito Democratico – ho chiesto ai tecnici di Città Metropolitana un aggiornamento in merito ai lavori e ai tempi. Mi è stato riferito che gli interventi attualmente in fase di avanzamento riguardano i getti di completamento della soletta collaborante del ponte sul canale Muzza. L'Appaltatore si è impegnato a riprendere anche le lavorazioni riguardanti il tratto compreso tra la rotatoria di Settala (all'altezza della ditta Indena) e il manufatto esistente sulla TEEM, con l'obiettivo di aprire questo tratto entro metà aprile. Per quanto invece riguarda i tempi d'esecuzione del rimanente tratto (dalla SP39 alla rotatoria di Settala), sono condizionati dal pagamento, da parte del Ministero delle Infrastrutture, della richiesta di adeguamento prezzi relativa al secondo semestre 2022, che non è stata ancora corrisposta. L'Appaltatore infatti accusa parecchie difficoltà all'approvvigionamento di sub-appaltatori a causa di questi ritardi». Piloni fa sapere che a breve segnalerà la situazione all'assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi, per chiederle un intervento nei confronti del Ministro Salvini, al fine di sbloccare e velocizzare i pagamenti. «Non è possibile subire una situazione di questo tipo a causa della burocrazia – conclude il Consigliere Dem -. Se anche i parlamentari del territorio battessero un colpo e si interessassero della situazione, forse qualcosa si muoverebbe».