Emergenza sanitaria a Peschiera: il dottor Di Palma va in pensione dopo 45 anni di servizio, San Bovio e San Felice rimarranno senza medico

Con il pensionamento del medico di base Luigi Di Palma il 24 marzo, 1900 pazienti resteranno senza assistenza. San Bovio, San Felice, e molti pazienti del resto di Peschiera Borromeo, a rischio sanitario. Il dottore ha chiesto una deroga alla normativa per continuare, ma non ha ancora ricevuto risposta.

Luigi Di Palma

Luigi Di Palma

Il dott. Luigi Di Palma

Il dott. Luigi Di Palma impegnato a fare le vaccinazioni antinfluenzali durante la pandemia (Foto Archivio 7giorni)

La crisi della sanità territoriale a Peschiera Borromeo si fa sempre più grave. Il 24 marzo, il dottor Luigi Di Palma, storico medico di base e attuale consigliere comunale già Presidente del Consiglio del parlamentino locale, suo magrado, andrà in pensione dopo 45 anni di servizio, lasciando senza assistenza 1900 pazienti. L’assenza di una sostituzione immediata avrà un impatto devastante, in particolare nei quartieri San Bovio e San Felice (ottava e nona strada, lato peschierese), che resteranno senza alcun presidio sanitario.

Il dottor Luigi Di Palma, storico medico di base a Peschiera Borromeo, compirà 72 anni il 24 marzo 2025, data in cui è previsto il suo pensionamento obbligatorio.
La normativa attuale, introdotta con la legge di conversione del decreto Milleproroghe 2023 (legge n. 14/2023), consente alle aziende del Servizio Sanitario Nazionale di trattenere in servizio, su richiesta, i medici convenzionati fino al compimento del 72º anno di età, in deroga ai limiti previsti per il collocamento in quiescenza, e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. Tuttavia, questa possibilità è subordinata all'assenza di personale medico disponibile a coprire le posizioni vacanti e richiede l'approvazione delle autorità sanitarie competenti.

Un vuoto difficile da colmare

Il dottor Luigi Di Palma rappresenta una figura centrale nella comunità di Peschiera Borromeo, dove ha esercitato la professione medica per oltre quattro decenni. La sua dedizione e competenza lo hanno reso un punto di riferimento insostituibile per migliaia di cittadini, che hanno sempre trovato in lui un medico attento e disponibile. La sua presenza costante e il suo coinvolgimento attivo hanno consolidato la fiducia e l'affetto della comunità nei suoi confronti, rendendolo una figura rispettata e amata da tutti

Di Palma, consapevole della gravità della situazione, ha chiesto una deroga per poter continuare ad assistere i suoi pazienti, ma non ha ancora ricevuto una risposta dalle autorità competenti. Il tempo stringe e senza un intervento rapido, centinaia di famiglie si ritroveranno senza un medico di riferimento per diagnosi, cure e certificati.

Dopo la recente pensione della dottoressa Maria Luisa Bersani, che aveva in cura altri 1900 pazienti, l’Asst Melegnano e Martesana ha istituito un ambulatorio medico temporaneo presso la Casa di Comunità di via Matteotti 25. Il servizio, operativo dal 3 marzo, funziona con medici a turnazione per quattro giorni alla settimana, ma la mancanza di continuità e la distanza dai vari quartieri stanno già creando disagi ai cittadini.

L’assenza del dottor Di Palma colpirà in modo ancora più critico le zone di San Bovio e San Felice, dove non sono presenti altri ambulatori. Per molti residenti, soprattutto anziani e persone senza mezzi di trasporto, raggiungere la Casa di Comunità sarà estremamente difficile.

«La situazione è drammatica, non ci sono abbastanza medici - denuncia Di Palma -. Ho dato la mia disponibilità a restare, ma sto ancora aspettando una risposta dalle istituzioni. Se non mi concedono una deroga, i miei pazienti rimarranno senza medico».

L’incontro con Bertolaso: l’ultima speranza

Il dottor Luigi Di Palma e il sindaco di Peschiera Borromeo, Andrea Coden, hanno chiesto un incontro con Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, per discutere la possibilità di un intervento straordinario. Il vertice è stato fissato per il 17 marzo, ma il dottor Di Palma evidenzia i tempi ristretti:

«Io andrò in pensione il 24 marzo. Se non mi danno una risposta in tempo, sarò costretto a interrompere l’attività per legge. Se non presento domanda di cessazione, rischio di non ricevere la pensione».

A pochi giorni dalla scadenza, resta incerto il futuro dell’assistenza sanitaria nei quartieri di San Bovio e San Felice, mentre i pazienti del dottor Di Palma attendono con ansia una soluzione. Se la Regione non autorizzerà la deroga, Peschiera Borromeo si troverà di fronte a una grave emergenza sanitaria.