Scontro tra operai davanti ai magazzini di Esselunga, 25 i feriti tra i lavoratori del presidio permanente

Venticinque feriti, quasi tutti lievi tranne due stranieri che comunque non sono in condizioni gravi, è il bilancio dei tafferugli avvenuti domenica pomeriggio al centro di smistamento Esselunga di Limito. I due operai feriti più seriamente sono un pachistano che ha riportato la frattura dello sterno e un indiano che ha riportato una seria ustione a un gomito.

 

È accaduto davanti ai cancelli di via Giambologna, dove da un mese è in corso un presidio permanente dei Cobas per chiedere il reintegro di 15 lavoratori licenziati dal Consorzio cooperativo Safra, che si occupa di carico e scarico delle merci per conto di Esselunga. Domenica, intorno alle 16, una squadra di operai ha cercato di sfondare il picchetto organizzato dagli scioperanti.

Un'azione improvvisa che ha fatto scoppiare pesanti tafferugli. I feriti sono quasi tutti lievi, tranne un pachistano che ha riportato la frattura dello sterno e un indiano che ha riportato una seria ustione a un gomito. La Digos ha avviato un'indagine per accertare le responsabilità, intanto i Cobas hanno caricato sul portale di You Tube un video amatoriale girato domenica davanti ai cancelli di Esselunga.

«L'azienda ricorre allo squadrismo per spezzare la lotta degli operai - denunciano i sindacati Si-Cobas -, l'aggressione è stata guidata dal presidente del Consorzio Safra e da uno dei capi-reparto del magazzino salumeria. All'azione hanno partecipato una cinquantina di persone, fra cui una quindicina di mazzieri provenienti da altri luoghi di lavoro e reclutati dopo che, all'una di pomeriggio, un'analoga operazione era stata sventata da rapporti numerici chiaramente sfavorevoli al Consorzio». È una denuncia pesantissima quella lanciata dai sindacati. Solo la conclusione delle indagini condotte dalla Questura di Milano potranno accertare l'esatta dinamica dei fatti.

Intanto, domani mattina ci sarà la prima udienza della causa per discriminazione avviata dai sindacati nei confronti del Consorzio Safra, che un mese fa ha licenziato 15 persone che avevano preso parte ad una manifestazione davanti ai cancelli dei magazzini di Limito.

Adele Meltemi