Con un pugno ben assestato fa sfumare la truffa dell'incidente

Pugno da knock-out e sfuma la truffa dell'incidente: un coraggioso automobilista mette in fuga i due malviventi che stavano tentando di circuirlo.

Mentre R.B. stava ripartendo a bordo della sua automobile, a semaforo verde, ha dovuto immediatamente arrestare la sua marcia perché un uomo si è fiondato in mezzo alla carreggiata incurante di ogni regola stradale. Non appagato delle violazioni commesse ha sferrato un colpo allo specchietto retrovisore esterno, simulando un urto, che ha scaturito la nascita di una discussione. Automobilista e pedone hanno iniziato dunque a confrontarsi a bordo strada. «Non ha voluto sentire ragioni! L'uomo a piedi, di nazionalità rumena, si è avvicinato e mi ha assestato una capocciata con in testa un cappello - racconta il malcapitato, classe 1955, residente a Peschiera Borromeo -. Il colpo mi ha lacerato la fronte». Benché la ferita sanguinasse copiosamente R.B. è riuscito a notare un altro uomo, il complice, che stava rovistando nella sua automobile.

Con poco giudizio e tanto astio lo ha brancato, lo ha tirato fuori dall'abitacolo, gli ha sferrato un pugno in viso che lo ha steso e ha messo fine all'azione criminosa. I due malviventi sono poi scappati; R.B., invece, si è diretto al pronto soccorso per far controllare la mano, timoroso per una eventuale frattura dopo il cazzotto sferrato. Il referto medico rileverà soltanto una lieve infrazione, nulla però a confronto dell'amarezza causata dall'indifferenza delle innumerevoli persone, «che hanno assistito senza intervenire».

Maurizio Zanoni