Grandi progetti per l'ampliamento del Policlinico di San Donato, ma solo a precise condizioni

Mancano le necessarie autorizzazioni per procedere coi lavori che interesseranno il nuovo polo per la ricerca biomolecolare e nuovi spazi per la didattica universitaria

Plastico dell'ospedale di San Donato

Plastico dell'ospedale di San Donato

Il primo edificio del gruppo Rotelli di cinque piani sorgerà vicino a via Morandi

L’estensione del nuovo centro di ricerca dell’Irccs Policlinico la farà da padrona nell’ultimo biennio di amministrazione Checchi, che vedrà la realizzazione di un moderno edificio affiancato a quello di piazza Malan (la rotonda all’ingresso del nuovo pronto soccorso) sul lato di via Morandi. Per far sì che il progetto venga approvato è necessario che i nuovi spazi siano calcolati al centimetro attraverso un impegnato lavoro di consulta da parte di tutte le forze in campo, poiché le aree dei fabbricati circostanti hanno già volumi importanti e lo spazio a disposizione è frutto delle intersezioni tra questi edifici. A mettere a dura prova il lavoro di tecnici e ingegneri è sicuramente la situazione urbanistica delle zone limitrofe al complesso ospedaliero, che vede a nord il confine invalicabile di via Morandi, ove sorge il vecchio ingresso del pronto soccorso, a sud scorre il canale che traccia il confine con la cava del Parco Nord, a ovest si estende un piccolo parco pubblico non edificato alla fine di via Gramsci e a est ci sono i campi coltivati di Redefossi e Bonaccina sotto il vincolo del parco Agricolo Sud di Milano. Dunque il primo edificio del gruppo Rotelli di cinque piani sorgerà vicino a via Morandi e verrà destinato come polo di ricerca biomolecolare e spazio per l’insegnamento accademico, oltre che per le normali attività medico-sanitarie. L’area dedicata ai parcheggi invece sarà interrata all’interno di silos sottostanti l’ospedale.