Intervista ad Andrea Pasqualini (Pd) sul caso sandonatese della Club House

In merito alla vicenda della Club House di San Donato Milanese abbiamo rivolto alcune domande al capogruppo in Consiglio comunale e segretario cittadino del Partito Democratico Andrea Pasqualini, per aggiungere un importante parere sulla questione che tanto anima le cronache politiche sandonatesi.

Un gran pasticcio quello della Club House: delibere non pubblicate, documenti che appaiono e scompaiono a seconda di chi richieda l'accesso agli atti. Il Sindaco e la Giunta hanno il pieno sostegno del gruppo consiliare del Pd che lei rappresenta, si poteva far di più e più in fretta?
È molto difficile affrontare in fretta le questioni quando qualcuno nasconde deliberatamente alcuni atti.


Un'Amministrazione comunale, quando non riscontra i principi di trasparenza e legalità in un atto amministrativo, e quando - come nel caso Club House - si verificano dei passaggi poco chiari nella procedura di aggiudicazione, ha sempre il diritto di sospendere l'iter nonostante sia passato molto tempo e non ci sia ancora nessuna prova che l'assegnazione sia illegittima?
È dovere dell'Amministrazione, non appena ha ricostruito la situazione e l'iter amministrativo in maniera completa, verificare se può procedere o meno nell'assegnazione. La sua domanda contiene un errore: dire "nonostante non ci sia nessuna prova" è sbagliato, in quanto le carte cantano e sono un continuo di irregolarità. Questi sono fatti e sono quelli sui quali il Responsabile del Procedimento (che è un tecnico e non un politico) verifica se può procedere o meno.


Al momento, il Sindaco ha dichiarato che c'è un'indagine amministrativa in corso per appurare le responsabilità e che ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica. Non c'è il rischio che passi troppo tempo per la struttura del laghetto, che già non versa in condizioni ottimali? Era l'unica strada? Non era il caso di tentare una strada "amichevole" per risolvere la disputa?
In questo caso si è verificato che la gara presentava delle anomalie, tante e tali già a monte da rendere impensabile e impossibile precedere, e quindi procedere anche con altre strade, come le ho già detto sopra; questo è quanto ha accertato il Responsabile del Procedimento.


Vero che la procedura di assegnazione fa affiorare parecchie anomalie, ma il pasticcio sembra tutto interno all'Amministrazione pubblica, anche le registrazioni ottenute a insaputa degli interlocutori che ha pubblicato il sig. Dall'Aglio fanno affiorare un certo imbarazzo da parte dei dirigenti, degli impiegati comunali e dello stesso Sindaco sulla faccenda; è comunque democratico e legittimo non procedere all'assegnazione invece di aspettare i risultati dell'esposto in Procura stipulando quanto deciso dagli atti dell'ente?
Il sig. Dall'Aglio è stato denunciato per aver registrato e diffuso a insaputa le registrazioni. Nel video si taglia e incolla ad arte: perché si modificano delle voci ed altre no? Vogliamo la verità: consegni al Sindaco tutte le registrazioni integrali e non tagliate e modificate ad arte per mascherare qualcosa.


Spesso i bandi pubblici sembrano fatti e scritti su misura per alcuni soggetti. Il vostro gruppo consiliare è giovane e sembra aver raccolto la richiesta di cambiamento chiesto dagli elettori: in che modo si può operare oggi per dare pari opportunità a tutti in casi come quello della Club House e superare le vecchie logiche clientelari?
Seguendo innanzi tutto le regole: nella vicenda Club House, come si può leggere dal Comunicato Stampa (clicca qui per leggere il CS del partito Democratico di San Donato Milanese), alcune cose sono state fatte di nascosto. Un solo esempio: la data di pubblicazione degli atti di assegnazione provvisoria è successiva a quella di informazione dell'indizione della procedura negoziata. Quindi come potevano un'associazione, una onlus, un cittadino sapere quanto stava avvenendo? Noi vogliamo fare diversamente; anche per questo abbiamo deciso di aderire all'associazione "Avviso Pubblico" e, con il senno di poi e mettendo insieme tutti i pezzi, inizio a capire perché la destra ha votato contro tale adesione in Consiglio comunale.

La questione secondo il Partito Democratico sandonatese sembra dunque chiara, ed è concorde con gli alleati di governo. Si può riassumere in: «Siccome ci sono delle anomalie in tutta la procedura, non si può procedere». Non si può negare che ci siano delle anomalie nella procedura, sono lampanti ma fin’ora è anche vero che nessuno le ha dichiarate illegittime. Non si può neanche affermare con certezza che siano dovute ad un'azione delittuosa dell’aggiudicatario, anzi sembrano, al momento, per la maggior parte addebitabili alla macchina amministrativa. Visto che è stata avviata una indagine interna all’Amministrazione per verificare le responsabilità, visto che è stato fatto un esposto alla magistratura sulla vicenda, bastano per il momento solo i “sospetti” per fermare una procedura? Per il Sindaco e per la sua maggioranza, si direbbe di sì.

Giulio Carnevale