Per gli interventi comunali mancano i soldi

«Come sindaco, e come cittadino, assistere impotente alle buche che degradano le nostre strade, al disordine dei marciapiedi e ai diversi problemi a cui non riusciamo a porre rimedio con prontezza, alimenta un senso di frustrazione disarmante – dichiara il primo cittadino Mario Dompè –. Le risorse di cui disponiamo sono scarse e nell’utilizzarle abbiamo doverosamente scelto di dare priorità al sostegno ai servizi essenziali rivolti alle famiglie e alle persone che si trovano in situazioni di disagio (con un’attenzione particolare ai minori e ai disabili)». Per questo motivo, l’Amministrazione comunale ha voluto coinvolgere gli operatori del territorio nel rilancio della città, stimolando l’economia locale, attraverso il recupero di alcune zone degradate, come la futura area di edificazione del VI palazzo Eni.
«La scelta di destinare aree che oggi si trovano in stato di abbandono a un piano di edilizia non invasiva è funzionale alla volontà di recuperare risorse essenziali senza stravolgere l’assetto cittadino, ma, al contrario, per migliorarlo sempre di più – continua il Sindaco –. Questo percorso, che è stato tortuoso ed è denso di difficoltà e ostacoli, sono certo che si concluderà positivamente, offrendo la possibilità a molti nostri giovani di acquistare case di nuova edificazione a prezzi concorrenziali e accessibili e rovesciando il trend che, nell’ultimo decennio, ha visto tanti ragazzi sandonatesi abbandonare la comunità in cui sono cresciuti». L’unica soluzione possibile per l’Amministrazione sembra allora a quella di acquisire un’autonomia economica propria, compensando le esigenze dei cittadini con le risorse disponibili.

Maurizio Zanoni