Spaccio sui binari del treno a Rogoredo: tre arresti

I due pusher marocchini e il loro “palo” egiziano, scoperti dalla Polfer, sono fuggiti verso San Donato, trovando rifugio in una cascina abbandonata. Accerchiati, alla fine si sono arresi

Vendevano soprattutto eroina e relative siringhe

Avevano allestito un vero e proprio piccolo bazar della droga, lungo i binari della stazione di Rogoredo. La merce principale era costituita da eroina, che veniva venduta addirittura con tanto di siringhe sterili a 20 centesimi l’una e soluzione fisiologica, ma non mancavano neppure hashish e cocaina. I “commercianti”, due marocchini 30enni e la loro vedetta, un egiziano di 40 anni, nei giorni scorsi sono stati bloccati ed arrestati dalla Polfer dopo un inseguimento che li ha portati a San Donato. Da qualche tempo gli agenti avevano notato il banchetto, ben presidiato dal “palo”, così nei giorni scorsi hanno organizzato una operazione in borghese. Non appena le forze dell’ordine hanno bloccato la vedetta, quest’ultima ha urlato permettendo agli spacciatori di fuggire. Ne è nato un inseguimento lungo i binari della ferrovia, che ha visto la coppia di pusher marocchini di rifugiarsi in un cascinale dismesso a San Donato, tra i binari dei treni ad alta velocità e quelli regionali. A quel punto gli agenti si sono avvicinati di soppiatto, bloccando tutte le possibili vie di fuga agli spacciatori, i quali alla fine non hanno potuto fare altro che arrendersi. Nel complesso la Polfer ha recuperato un involucro contenente oltre 22gr di eroina, gettato da uno dei due marocchini durante la fuga, nonché 1,45gr di hashish, 3,8gr di cocaina, 137 siringhe sterili, 23 flaconi di soluzione fisiologica e 400 euro in contanti.   
Redazione Web

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