I gemelli Ricchi: "capitale umano" di San Felice

Alti, biondi, belli e di cognome anche Ricchi. Già, parliamo di Alberto e Francesco Ricchi - o meglio i “gemelli Ricchi” come sono conosciuti a San Felice, il quartiere residenziale in territorio segratese in cui sono nati e tuttora vivono -, attori esordienti, con una piccola parte, nel film di grande successo “Il capitale umano” diretto da Paolo Virzì. Lì interpretano Alessandro e Fabiano, i gemelli Crosetti.

«Non ci saremmo mai immaginati che un set cinematografico fosse così tanto curato nei minimi dettagli. Ma lo abbiamo dovuto capire fin da subito – aggiungono ridendo -. Dietro a una scena di nemmeno un minuto ci sono infinite prove e riprove – interviene Francesco raccontando un episodio che lo riguarda - ; per esempio a me è toccata la scena in cui dovevo aprire una porta. L'ho ripetuta almeno dodici volte prima che andasse bene. Ero abbastanza teso, mi sentivo una grandissima responsabilità; se sbagliavo, infatti, gli altri se ne dovevano stare lì a aspettare e questo, a volte, mi ha creato anche un tantino di ansia». «A volte poi è stato difficile trattenere il riso – adesso a raccontare è Alberto –, faccio un esempio: nella scena della festa alla villa con la musica assordante, in realtà la musica non c'era, è stata montata successivamente. La scena è stata girata senza musica, ma le comparse si muovevano come se ci fosse. Erano così buffe!».
Cinque o sei giorni di riprese – tra febbraio e aprile 2013 –, quelle in cui sono stati coinvolti, alcune girate in Brianza, mentre la scena cardine – quella della proclamazione del vincitore del premio - a Milano, in una scuola tedesca, in zona Sempione. «Il regista Virzì cercava due gemelli, alti, biondi, lombardi – continuano nel loro racconto – e una nostra amica di San Felice, Greta, ha letto l'annuncio sulla bacheca del suo liceo e ce l'ha riferito. Ne abbiamo parlato prima in casa, ovviamente, nostra madre – mamma Marina – l'ha presa scherzosamente, ma con entusiasmo, come noi, un po' per gioco. Abbiamo inviato via mail delle foto - nemmeno tanto belle, aggiungono ridacchiando - fatte in casa. Abbiamo fatto il provino, è passato più di un mese senza nessuna risposta. Poi – dice Alberto – una telefonata improvvisa. Era il 27 gennaio. Me lo ricordo bene perché era il Giorno della Memoria e io ero in gita con la scuola. Ho risposto a bassa voce, ero emozionato e anche attento a non disturbare. Dall'altra parte del telefono, l'aiuto regista mi dice: «Vi hanno presi». Da lì è partita la nostra avventura sul grande schermo. E oggi cosa resta di questa esperienza? «Per me è stata l'occasione di conoscere dall'interno un mondo nuovo, un lavoro, non solo pura teoria come si impara sui banchi di scuola», ha commentato Francesco, e «di fare qualcosa di produttivo - ha voluto aggiungere Alberto -, con i soldi guadagnati sono andato qualche giorno in vacanza con gli amici. La prima vacanza pagata da me: una bella soddisfazione!».
Testa sulle spalle e piedi per terra, i gemelli Ricchi hanno concluso: «Siamo consapevoli che si è trattato solo di una parentesi divertente, non ci sentiamo delle star anche se in molti ci riconoscono e ci fermano per strada. Insomma ci siamo guadagnati un po' di popolarità tra i coetanei, gli amici e anche tra i professori. Ci sono arrivate, infatti, diverse proposte per sfilare come modelli o per spot pubblicitari. Si vedrà, per adesso pensiamo a finire il liceo. Una cosa ci teniamo a dirla: è stato un piacere lavorare in questo film perché affronta temi delicati e importanti legati alla nostra generazione; racconta alcuni aspetti della nostra società – totalmente incentrata sul denaro tanto da farne spesso il criterio che determina il valore delle persone - che, per ironia della sorte vivendo in un quartiere diciamo abbastanza privilegiato, conosciamo da vicino e in cui non ci identifichiamo affatto». Nella vita reale, i gemelli Ricchi sono due ragazzi di 17 anni senza grilli per la testa; Alberto frequenta la quarta liceo scientifico, mentre Francesco è al quarto anno del liceo delle Scienze Umane. In comune una grande passione per la musica. Insieme a due amici hanno messo in piedi il gruppo musicale “New Brigade” in cui Alberto canta e scrive anche i testi, mentre Francesco suona la chitarra elettrica. Niente da dire, un “bel capitale umano”.
Cristiana Pisani

I gemelli Ricchi sul set del filmNewbrigade la band dei gemelli Ricchi