Va in scena la nona protesta del Comitato segratese per la Vita Indipendente

Il Comitato segratese per la Vita Indipendente non molla e continua a protestare per lo stanziamento dei fondi necessari a sostenere progetti di vita indipendente.

Così, mercoledì 27 novembre, con l’amico e compagno di “avventura” Nicola Casini, per la nona volta ha invitato i suoi sostenitori a un sit-in davanti al municipio di Via I Maggio a Segrate. «Ogni giorno portiamo la croce, vogliamo una vita indipendente – con queste parole – Leonardo e altri quattro amici disabili, crocefissi alle loro carrozzelle, avevano messo in scena la loro prima “manifestazione” durante la penultima rassegna enogastronomica “Vino & Dintorni”. Oggi la protesta ha assunto però toni più pacati. Niente croci, niente bare e corda al collo. E anche questa volta è arrivato il sostegno di molti rappresentanti politici dell’opposizione, Sel – in prima linea da sempre – e il Pd rappresentato dal neo segretario cittadino Dalerba che qualche giorno prima su Facebook aveva lanciato questo appello:«abbiamo deciso di partecipare e invitiamo tutti i nostri simpatizzanti a unirsi. Quella portata avanti dal Comitato è una battaglia di civiltà condotta con intelligenza e sensibiltà. Crediamo che, seppur in un momento di gravi difficoltà economiche, Segrate debba e possa dare un segnale importante. Si eliminino alcuni sprechi per creare il Fondo per l’Assistenza Domiciliare Indiretta». E un primo segnale, infatti, è arrivato dall’amministrazione comunale. La dirigente Paola Malcangio, da poco assegnata all’area dei Servizi alla persona, ha fatto sapere di voler presto incontrare Leonardo e Nicola e a breve sarà anche pronto il Bando che assegnerà i 30mila euro messi a disposizione dal Comune per le spese sostenute nel 2012. Ricordiamo, infatti, che il Comune, per bocca del vicesindaco con delega ai Servizi Sociali Mario Grioni, aveva fatto sapere che «Il Comune di Segrate per il 2013 si sostituirà allo Stato stanziando di tasca sua 30mila euro, la stessa cifra messa a disposizione dal Piano di Zona gli anni passati, ora non più disponibile a causa dei tagli del fondo nazionale per le politiche sociali».  E oggi, finalmente, così sembrerebbe.
Cristiana Pisani