Vigile urbano di Segrate assassina un uomo a colpi di pistola

Una lite con l'agente, poi la vittima viene raggiunta da sei proiettili nella propria auto e in strada, ma è giallo sul movente dell’omicidio

Una pistola calibro 7x65mm, l'arma del delitto

Una pistola calibro 7x65mm, l'arma del delitto

L’omicida è un segratese di 44 anni, agente della Polizia Locale

Una vecchia Golf con il vetro distrutto e un corpo esanime sull'asfalto, è questa la scena che si è presentata davanti ai soccorritori e ai Carabinieri a Bussero, in provincia di Milano, dove si cerca di far luce su un brutale omicidio. Stanzia ancora nell'ombra il movente che sarebbe all'origine dell’uccisione di Gianfranco Ambrosoni, un uomo di 53 anni disoccupato e separato. Non vi sarebbero dubbi invece sull'omicida, un agente della Polizia Locale, ovvero un segratese 44enne, Salvatore Empoli, che al momento si avvale della facoltà di non rispondere. È stato infatti arrestato per aver ucciso a colpi di arma da fuoco Ambrosoni, e al momento pare che non si conoscessero, è un fatto certo però, che vi sia stata una lite tra i due negli attimi antecedenti la sparatoria. Si susseguono inoltre i testimoni che raccontano di aver assistito a un litigio tra Ambrosoni e Empoli per strada, di fronte a un bar nei pressi della metropolitana, ma gli inquirenti non escludono altre piste, come l’ambiente dello spaccio: l’unico legame tra vittima e carnefice è il fatto che entrambi hanno avuto precedenti legati alla droga. A colpire le forze dell’ordine è stata soprattutto la brutalità, la ferocia dell’atto: In seguito alla lite, Ambrosoni si è recato presso la propria auto, e appena chiusa la portiera è stato raggiunto dai primi colpi di pistola, successivamente è riuscito a trascinarsi fuori dalla vettura e a fuggire per alcuni metri, ma a quel punto è partito un altro sparo dritto al petto: I proiettili lo hanno colpito ripetutamente, ben sei volte, al volto, alle braccia e al torace. Morto sull'asfalto, a nulla è valso l’intervento del 118. Gli spari hanno ovviamente allertato la cittadinanza, con numerose telefonate al 112, e fortunatamente qualcuno è riuscito a segnare il numero di targa dell’auto di Empoli mentre fuggiva dalla scena del crimine, utilizzata poi dai Carabinieri per rintracciarlo. La visita degli stessi a casa del ricercato non si è fatta attendere, anche se Empoli è stato alquanto restio ad aprire la porta d’ingresso dell’appartamento dove vive da solo a Segrate. Era visibilmente agitato, e quando gli è stato chiesto di mostrare le sue tre armi regolarmente intestate, all'appello ne mancava una terza, ritrovata in seguito alla perquisizione in un porta ombrelli. L’analisi dei bossoli rinvenuti a Bussero non lascia dubbi: l’arma del delitto è una calibro 7x65, la stessa rinvenuta a casa di Empoli. Gli inquirenti hanno interrogato il vigile urbano, il quale però, ha solo ammesso la discussione con la vittima, per poi chiudersi nel silenzio. Al momento Salvatore Empoli si trova nel carcere di San Vittore. 



Stefania Accosa