Pedinato da Mediglia a Caleppio, pusher marocchino fugge dai carabinieri e finisce in un fosso

Ha cercato in tutti i modi di evitare le manette, ma alla fine i carabinieri hanno avuto ragione di lui, non senza incassare qualche colpo.

Così il pusher marocchino A.L. è stato arrestato dai militari della stazione di Paullo, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 ottobre. I carabinieri lo hanno pedinato da Mediglia, quando lo hanno visto partire a bordo della sua Lancia Lybra, seguendolo poi lungo la provinciale Cerca fino a Caleppio di Settala. Qui, l’auto del nordafricano è stata avvicinata da un’altra vettura e, quando era chiaro che fosso in corso una vendita di stupefacente, due gazzelle hanno tentato di chiudere a tenaglia la Lancia Lybra. Lo spacciatore, per tentare di sfuggire alle manette, è riuscito a forzare la morsa dei carabinieri, ripartendo a tutta velocità ma finendo poi per incastrarsi in un piccolo torrente. Deciso a tentare il tutto per tutto, l’uomo ha proseguito la sua fuga a piedi, ma gli uomini dell’Arma lo hanno placcato dopo pochi metri. L’arresto non è stato però dei più agevoli, perché il marocchino non ha esitato a rifilare qualche calcio ai carabinieri, prima di venire definitivamente domato. In seguito sono stati recuperati circa 3 grammi di cocaina di cui l'uomo aveva tentato di liberarsi.

Redazione Web