Paullese: un piano viabilistico per ridurre la pericolosità dell’imbocco al ponte di Spino

Se ne è parlato alla Provincia di Cremona. Prevista la posa di barriere centrali in cemento e la chiusura degli accessi laterali al distributore di carburanti e al ristorante

Una delle soluzioni prospettate consiste nella posa di barriere centrali in cemento a protezione delle carreggiate

Una delle soluzioni prospettate consiste nella posa di barriere centrali in cemento a protezione delle carreggiate

Il segmento della Paullese compreso tra Zelo Buon Persico e Spino d’Adda rappresenta il punto a più alto tasso di incidentalità di tutta l’arteria, a causa del “collo di bottiglia” che viene a crearsi per via del ponte non ancora raddoppiato. Ciò ha reso nel tempo il tratto in questione teatro di numerosi incidenti stradali, alcuni anche mortali. Per questo nei giorni scorsi si è svolto un tavolo tecnico in provincia di Cremona, alla presenza del sindaco di Spino d’Adda in rappresentanza del territorio, allo scopo di individuare azioni concrete da attuare nell’immediato per ridurre il rischio di incidenti. Tutto questo in attesa della riqualificazione del ponte sull’Adda che, tuttavia, non avverrà prima del 2025. Nello specifico sono state prospettate due possibili soluzioni. La prima e più facilmente realizzabile consiste nella chiusura degli accessi laterali al distributore di carburanti Tamoil e al ristorante, considerati estremamente pericolosi poiché costringono i veicoli a tagliare la strada. Inoltre, quando un’auto si ferma per entrare o uscire dal distributore e dal parcheggio, crea un evidente ostacolo per il flusso del traffico. Per raggiungere queste attività sarà necessario utilizzare la Vecchia Paullese, accedendo dalla parte opposta della strada. La seconda soluzione implica invece un allargamento della sede stradale onde poter posizionare un new jersey centrale in cemento. In questo modo, per mezzo di una barriera fisica a separazione dei due sensi di marcia, verrebbero scongiurati gli scontri frontali.