Lanci aveva da tempo espresso insofferenza: aveva lasciato la carica di assessore alle politiche sociali (era anche stata sfiduciata dalla minoranza, che ne aveva chiesto le dimissioni, la scorsa estate), aveva espresso pareri in contrasto con la maggioranza di cui faceva parte, pur votando quasi sempre con il suo gruppo. Guerini, che è iscritto alla Lega Nord (che in Consiglio ha anche il Presidente della commissione urbanistica e il Vicesindaco, che sono rimasti in maggioranza, invece non si era mai dissociato da Progetto per Spino, quantomeno pubblicamente, anche se in varie interviste e in colloqui privati aveva espresso perplessità legate per lo più alle persone di alcuni amministratori del sindaco Paolo Riccaboni, degli assessori Francesca Dordoni e Luca Martinenghi, soprattutto) ed è vicino al Comitato No al Cemento selvaggio, al momento in causa con l'Amministrazione. Le ragioni della scelta sono legati a “episodi di dissenso e difficoltà che hanno segnato il nostro operato nei confronti dell'agito del gruppo consigliare di maggioranza; la frazione con il gruppo stesso si è ulteriormente divaricata” (sic) “a causa delle recenti determinazioni della giunta in materia urbanistica” (ci si riferisce alla volontà di acquisire il terreno necessario alla realizzazione della nuova scuola primaria) “e ritenuto che, stante la gravità e l'importanza dell'argomento, i rispettivi punti di vista siano divenuti ormai inconciliabili”. Non è chiaro se il gruppo diventerà autonomo, di fatto creando una seconda minoranza consigliare o meno. Infatti, non è stato indicato il nome del capogruppo, ma Guerini si è dimesso dal ruolo di responsabile del commercio. Ad oggi, i due e la maggioranza di cui erano parte non si sono incontrati né tanto meno parlati, limitandosi a bisticciare su Facebook. Progetto per Spino ha diffuso, per tramite del capogruppo Samuele Grioni, un comunicato stampa in cui parla di un “nuovo gruppo consigliare” e si rammarica che Lanci e Guerini Rocco non abbiamo comunicato alla loro lista di origine la decisione di lasciarli (,ma ai media locali sì), nonostante il fatto che, due giorni prima che la lettera di dimissioni venisse protocollata, Progetto per Spino e i suoi simpatizzanti si erano riuniti per un confronto (Lanci e Guerini non si sono presentati). “L'atto di allontanamento, per quanto avvenuto in pessimo stile e non condiviso col gruppo, che l'ha appreso solo dai giornali, è stato solo la formalizzazione di un atteggiamento perpetrato ormai da mesi durante i quali i consiglieri firmatari già seguivano una condotta di osteggiamento mancando alle sedute del consiglio comunale o votando contro le decisioni dei consiglieri di maggioranza, proprio come hanno scritto nella loro lettera”, dice Grioni. “Il gruppo di maggioranza ritiene scorretto essersi candidati con la lista Progetto per Spino e, a metà mandato, conservare la carica di consiglieri senza più essere coerenti con il programma e lo schieramento che gli spinesi hanno scelto perché li governassimo. Non vorremmo che chi ha votato Guerini e Lanci scopra di aver dato i voti al Pd di Spino e magari li veda schierati nella lista di centro-sinistra alle prossime elezioni”. Infine, Grioni ricorda che “l'operato dell'amministrazione è da due anni e mezzo coerente con il programma promosso in campagna elettorale e votato in consiglio comunale: i suoi 77 punti sono il cuore dell'azione amministrativa”. Ora Progetto per Spino ha la maggioranza con sette consiglieri: Riccaboni, Luciano Sinigaglia, Dordoni, Massimo Bettini, Martinenghi, Luca Rossini e Grioni. Quattro consiglieri in minoranza sono del Pd.
Silvia Tozzi