Ospedale Predabissi: la Regione attribuisce un premio in denaro al direttore, indagato per corruzione e ai domiciliari

L’incentivo economico è stato stabilito in base al voto che ogni anno il Pirellone assegna ai manager sanitari

L'ospedale Predabissi

L'ospedale Predabissi Premiato dalla Regione il manager indagato per tangenti

Paolo Moroni, direttore generale dell’ospedale Predabissi di Vizzolo, indagato per sospetta corruzione e quindi sospeso dalla sua funzione, ha ricevuto un premio pari a circa 25mila da Regione Lombardia. Assieme a lui anche altri due amministratori indagati per tangenti, cioè Mauro Lovisari, manager dell'ospedale di Lecco ed ex proprio di Vizzolo, e Luca Stucchi, numero uno del Carlo Poma di Mantova. I premi sono assegnati in base al voto che annualmente la Regione assegna ai manager sanitari. Il voto è in centesimi e determina l'ammontare del premio. Nello specifico, a Moroni sono stati tributati 25mila 260 euro, la cui guida ha fatto guadagnare all’ospedale un punteggio di 81,522. Il Pirellone ha fatto sapere che i voti e i premi si riferiscono al 2013, motivo per cui sarebbe stato impossibile bloccarli, e, in caso contrario, quasi certamente gli amministratori avrebbero presentato ricorso al Tribunale del Lavoro. La sospensione di Moroni, con il conseguente commissariamento dell’Azienda ospedaliera di Melegnano, cui fa capo il nosocomio vizzolese, risale al maggio scorso, quando la procura di Milano aveva contestato una presunta irregolarità in merito all’assegnazione del servizio di pulizia alla Co.Lo.Coop (Consorzio Lombardo Cooperative). Quando nel 2013 l’appalto era scaduto, secondo i giudici questo era stato prorogato illecitamente dietro il pagamento di una tangente ai vertici dell’ospedale. Intanto, è stato reso noto che l’Azienda ospedaliera di Melegnano non avrà nessun nuovo direttore generale prima del 2015, ma al contrario il commissariamento proseguirà almeno fino al prossimo maggio, cioè 1 anno dopo l’avvio dell’inchiesta.
Redazione Web