TEM, in arrivo anche una cava a Vizzolo Predabissi. L’ad Maullu: «Il pedaggio costerà 6 euro»

L'Auditorium Comunale. Un attivista del Comitato No Tem distribuisce volantiniIl 17 luglio un’assemblea pubblica a Vizzolo Predabissi ha messo a confronto i responsabili della Spa Tangenziale Esterna e i residenti dei Comuni del Melegnanese e del Lodigiano. Maullu duramente contestato 1,659 miliardi di euro di spesa, tra i quali 1 miliardo e 70mila in lavori effettivi e 246mila euro in espropri ai proprietari agricoli. «E stiamo trattando con Federagricoltura per alzare il valore degli espropri» dichiara Stefano Maullu, amministratore delegato di Tangenziale Esterna,

società per azioni controllata da Tangenziale Esterna Milano (42,40%), da Impregilo (17,77%) e Pizzarotti (10,17%). Costerà, la Tangenziale. Gli animi dei costruttori sembrano però tranquilli: il Decreto del Fare stanzia 350 milioni di euro come fondo di garanzia per il sicuro svolgimento dei lavori. «Dai soldi delle banche ai soldi pubblici»: i partecipanti all’assemblea di Vizzolo del 17 luglio non hanno fatto che rimarcarlo, fino allo scherno. Arriverà anche una cava di prestito nel territorio del Comune di Vizzolo, «per fornire materiali che il mercato da sé non riesce a produrre. Ma l’Est Milano, con un traffico di 150mila veicoli al giorno, non ce la fa più» giustifica Luciano Minotti, direttore tecnico di TE Spa.

Endorse et impera

Ascoltando Mario Mazza, attuale sindaco vizzolese, si apprende che il progetto TE risulta approvato da quasi tutti i 63 rappresentanti del Comitato di Comuni coinvolti (comitato in origine oppositore). La strategia societaria è stata di non limitarsi a impattare sul territorio ma di sobbarcarsi la costruzione di un corredo viabilistico di cosiddette opere connesse. Concentriamoci sull’ultimo dei tre lotti della futura Tangenziale, il lotto C, comprendente vizzolese e melegnanese: «Una nuova Santangiolina, un progetto speciale per un ponte sul Lambro, un collegamento tra le vie Cerca e Binasca, che costa 250 milioni. E il problema del traffico melegnanese – annuncia Minotti – verrà completamente risolto». Il pubblico, composto in gran numero da residenti, non ha mancato di irridere. «Quanto lavoro ha dato la TE alle imprese locali?», viene chiesto. Guido Mennella, direttore generale di Lambro Scarl – controllata da Impregilo al 95% e materiale esecutrice dei lavori nei 10 km del lotto C – fa i nomi di tre aziende sostenendo che siano del territorio: Bacchi, Cosmocal, Colombo Costruzioni (le prime due sono carpianese e santangiolina, quest’ultima di Lecco).

Quali garanzie?

Un futuristico Ponte sul Lambro. Una nuovissima oasi naturalistica. Il rinnovamento della piattaforma ecologica vizzolese. Una galleria artificiale fra Dresano e Casalmaiocco. Un ponte sul cavo Marocco. I progetti non accontentano i residenti. «In che modo si incatenerà la realizzazione delle opere connesse all’opera della Tangenziale? – ironizza Giorgio Prada –. 30 anni fa a Vizzolo si pose il problema di una discarica. Fu presentato un progetto che, alla fine, prometteva di impiantare una pista di sci estivo... Quale assicurazione date?».«Per quanto costa l’opera mi aspetto di vedere i diamanti sul guardrail – commenta Stefania Falanga, imprenditrice di Lodi –. E, visto che le banche si sono tirate indietro e che l’opera la pagheremo noi, chi incasserà il pedaggio?». Un pedaggio che «costerà 6 euro», informa Maullu in persona. «E per i camionisti sarà conveniente un pedaggio così? O continueranno a fare altre strade? – chiede Cristina Giudice, di Casalmaiocco –. Ci sono obiettivi UE sulle emissioni di CO2 che alcuni Comuni hanno sottoscritto. Inoltre, la TEM viene costruita in vista di EXPO2015, il cui motto è Nutrire il pianeta. Ma non lo si nutre con l’asfalto».

 

Marco Maccari

Lo striscione di Parco Agricolo Sud Milano e Italia Nostra

 

Il presidio No Tem all'ingresso. Di spalle, maglietta rossa, Giancarlo Broglia

 

L'allestimento a cura di TE Spa

 

Terzo da destra, al microfono, il sindaco Mazza