Uomo trovato senza vita in un fosso: lavorava al Centro prenotazioni del Predabissi

Si tratta di un 48enne residente a Mulazzano. La notizia della sua scomparsa ha fatto il giro dei social e alcuni residenti hanno partecipato alle ricerche. Il ritrovamento lungo la Provinciale Pandina

Ancora da accertare le cause del decesso

Abitava a Mulazzano ma lavorava al Cup (Centro unico prenotazioni) dell’ospedale Predabissi di Vizzolo, motivo per cui il suo volto era molto conosciuto. Il corpo del 48enne A.B. è stato trovato senza vita, riverso all’interno di un fossato che si affaccia sulla Provinciale Pandina, dopo che la sua famiglia ne aveva perso le tracce per alcune angoscianti, interminabili ore. Lo sfortunato mulazzanese era scomparso da casa nella serata di sabato 30 settembre e di lui non si erano avute più notizie. Da allora i famigliari del 48enne hanno iniziato a cercarlo senza sosta, in paese e nelle strade limitrofe, anche grazie al supporto dei cittadini ed a un passaparola sui social network. Lo scioccante ritrovamento è stato effettuato attorno alle 11 del giorno successivo, domenica 1 ottobre, ad opera di una coppia di fidanzati che si era offerta di dare una mano nelle ricerche. I due hanno visto una gamba riemergere dal piccolo specchio d’acqua, ed hanno subito fatto scattare la chiamata di emergenza. Sul posto si è precipitato il personale del 118, assieme ai Vigili del Fuoco ed ai carabinieri di Paullo: i soccorritori si sono messi all’opera per il recupero della salma e, in breve tempo, A.B. è stato identificato. Nel volgere di breve tempo sono giunti anche i famigliari dello sfortunato 48enne, i quali non hanno potuto fare altro che stringersi e piangere la morte del loro caro, che tuttavia resta ancora avvolta nell’incertezza. I soccorritori intervenuti, infatti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e confermare le circostanze del ritrovamento e, in tal senso, sarà l’autopsia a gettare luce sull’accaduto. A.B. lascia la moglie e una figlia di 23 anni.
Redazione Web