Vizzolo Predabissi: proseguono senza sosta le vaccinazioni presso l’hub allestito al palazzetto dello sport |Fotogallery|

Passione e impegno costante da parte di tutti gli operatori e le associazioni di volontari coinvolti nella gestione della struttura, che lanciano un appello gli “indecisi”: «Vaccinatevi, solo così potremo sconfiggere il virus»

Alcuni degli operatori sanitari e dei volontari impegnati nella struttura

Alcuni degli operatori sanitari e dei volontari impegnati nella struttura

Non si arrestano nemmeno nel periodo vacanziero le inoculazioni di vaccino anti Covid19 presso l’hub di Vizzolo Predabissi, operativo presso il palazzetto dello sport di via Verdi 5. Assieme a quello di Novegro, che però ha chiuso i battenti ad inizio agosto, il centro vaccinale vizzolese rappresenta quotidianamente un baluardo della lotta al Covid19 nel territorio del Sud-Est Milano. Attivo dallo scorso aprile, il polo sanitario nel cuore di Vizzolo ha continuato incessantemente a somministrare vaccinazioni 7 giorni su 7, sabato e domenica compresi. E i numeri parlano chiaro: in poco più di 5 mesi, sono state inoculate una media di 500-600 dosi al giorno, con picchi addirittura di 800.
 
«Qui non abbiamo mai registrato nessuna reazione avversa grave – spiega il personale sanitario -. Ci sono stati solo alcuni sporadici episodi di lievi reazioni allergiche gestite nell’immediato e in pazienti già predisposti. In sostanza gli effetti collaterali del vaccino sono infinitamente inferiori rispetto ai problemi in cui si può incorrere in caso di infezione da Covid». Estremamente significativa anche l’adesione da parte dei più giovani: «Nel mese di agosto abbiamo vaccinato con le prime dosi soprattutto minorenni, circa il 70-80% sul totale». Ogni giorno, inoltre, limitatamente alle scorte disponibili, circa 40-50 persone tra minori, personale scolastico e over 60 hanno potuto ricevere il vaccino anche senza prenotazione.
 
Un ruolo fondamentale nella gestione di un hub vaccinale capace di processare ogni giorno un così elevato volume di utenti, è stato giocato dall’instancabile opera delle organizzazioni di volontariato del territorio. Oltre alla Croce Rossa Italiana, infatti, sono state impegnate l’Associazione Volontari Specialisti CMV (Como-Milano-Varese) della Protezione Civile, Vizzolo Vicina-Pro Loco, l’Auser, il gruppo Alpini di Melegnano-Mediglia-Vizzolo e la Società italiana di psicologia dell’emergenza. Nel corso di questi mesi di campagna vaccinale, ciascuna organizzazione ha messo a disposizione diverse decine di volontari che, sabato e domenica compresi, hanno offerto un contributo indispensabile al buon funzionamento del centro. 

«Come Croce Rossa il nostro compito è quello di operare all’interno della struttura – spiegano Cesare Bruschi, Enrico Gatti, Paolo Righetti e Stefano Gatti, coordinatori del centro vaccinale per la CRI -. Dopo la registrazione presso l’accettazione, smistiamo le persone verso le linee vaccinali, in attesa che si liberi un posto per l’inoculazione. Svolgiamo anche un ruolo attivo di supporto a chi si prepara a ricevere la dose: spesso infatti le persone hanno paura, sono un po’ spaventate, e noi cerchiamo di metterle a proprio agio». Al personale della Protezione Civile è invece stata affidata la gestione della logistica esterna e dell’accoglienza all’ingresso dell’hub, con la consegna del modulo di anamnesi e l’evasione della componente “burocratica”. Le altre organizzazioni si sono occupate infine di dirigere i flussi veicolari all’interno del parcheggio antistante il palazzetto, elemento essenziale soprattutto in caso di grande affluenza di utenti.

Quale che sia il ruolo giocato da ciascuno nell’hub vaccinale di Vizzolo, tanto i volontari quanto gli operatori sanitari lanciano un appello rivolto agli “indecisi” e a tutti coloro che ancora non hanno ricevuto nemmeno una dose: «Vaccinatevi, solo così potremo avere finalmente ragione del virus».

Alessandro Garlaschi

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