Referendum, nei comuni con i redditi più alti, ha vinto il SI; giovani e persone in difficoltà hanno scelto il NO
Il Partito Democratico sempre di più rappresentante del ceto medio che vive in simbiosi con i poteri forti
06 dicembre 2016
Il nuovo socialismo mondiale di Merkel Junker e anche di Renzi
Il dato che deve far riflettere è l‘alta
partecipazione al voto registrata ai seggi, sicuramente favorita dalla scelta felice della
data, ma in parte dalla voglia di partecipazione dei giovani, che con maturità
e senso civico hanno decretato che non sono le regole del gioco da cambiare, ma
i giocatori. Al contrario dei meno giovani che hanno creduto nella riforma Boschi. In provincia di
Milano controtendenza con altri capoluoghi dove la forbice è stata ampia, il No
ha vinto per poco, ma è singolare come nei comuni più ricchi della provincia
come Milano, Basiglio, Segrate, San Donato Milanese, Arese, abbia vinto il Si
se pur con minime lunghezze. Il DDL Boschi e l’azione di governo di Renzi, hanno convinto di più, chi ha la pancia piena.
Man mano che il reddito imponibile scende, la forbice fra il No e il Si si incrementa a favore del primo.
Perfino nella rossa Sesto San Giovanni dove regnava la classe operaia che ora vive l’incertezza della disoccupazione, la voglia di rimandare al mittente la riforma è stata più forte dell’appartenenza politica storica. Infatti ha vinto il No con una forbice di circa il 10%. È lampante che il Partito Democratico non rappresenta più le classi proletarie, anche se è nato sulle ceneri del PCI e della sinistra della Democrazia Cristiana, oggi, il partito che detiene indubbiamente la maggioranza relativa del paese, rappresenta quella che una volta era la middle class. Il ceto che occupa una posizione intermedia nella distribuzione della ricchezza, del potere e del prestigio in una società, ma che in questo caso dipende esclusivamente dell’esistenza del potere stesso, utilizzato per interessi di bottega e non certo per aiutare i cittadini in difficoltà che vedono sempre di più incrementare la distanza fra loro, e quello che per loro, oggi, è il miraggio della stabilità economica, per le proprie famiglie. Un middle class che si è lasciata affascinare dalla politica di Matteo Renzi che ha archiviato il comunismo e ha promesso loro il paradiso in terra, sulle orme del nuovo socialismo mondiale rappresentato così bene dalla Merkel e da Junker. Ma si sa, il paradiso non è per tutti, per il popolo esiste solo l' inferno della quotidianità. Semplificando: se non hai problemi economici, se riesci a garantire il futuro ai tuoi figli attraverso un ciclo di studi completo e magari privato, se lavori in un settore che dipende direttamente dal potere finanziario, banche, assicurazioni, grandi industrie, oppure sei un professionista che per il suo reddito dipende dagli incarichi di enti pubblici e partecipate, e il tuo unico problema è dove andare a fare la settimana bianca, probabilmente sei un elettore del PD.
Man mano che il reddito imponibile scende, la forbice fra il No e il Si si incrementa a favore del primo.
Perfino nella rossa Sesto San Giovanni dove regnava la classe operaia che ora vive l’incertezza della disoccupazione, la voglia di rimandare al mittente la riforma è stata più forte dell’appartenenza politica storica. Infatti ha vinto il No con una forbice di circa il 10%. È lampante che il Partito Democratico non rappresenta più le classi proletarie, anche se è nato sulle ceneri del PCI e della sinistra della Democrazia Cristiana, oggi, il partito che detiene indubbiamente la maggioranza relativa del paese, rappresenta quella che una volta era la middle class. Il ceto che occupa una posizione intermedia nella distribuzione della ricchezza, del potere e del prestigio in una società, ma che in questo caso dipende esclusivamente dell’esistenza del potere stesso, utilizzato per interessi di bottega e non certo per aiutare i cittadini in difficoltà che vedono sempre di più incrementare la distanza fra loro, e quello che per loro, oggi, è il miraggio della stabilità economica, per le proprie famiglie. Un middle class che si è lasciata affascinare dalla politica di Matteo Renzi che ha archiviato il comunismo e ha promesso loro il paradiso in terra, sulle orme del nuovo socialismo mondiale rappresentato così bene dalla Merkel e da Junker. Ma si sa, il paradiso non è per tutti, per il popolo esiste solo l' inferno della quotidianità. Semplificando: se non hai problemi economici, se riesci a garantire il futuro ai tuoi figli attraverso un ciclo di studi completo e magari privato, se lavori in un settore che dipende direttamente dal potere finanziario, banche, assicurazioni, grandi industrie, oppure sei un professionista che per il suo reddito dipende dagli incarichi di enti pubblici e partecipate, e il tuo unico problema è dove andare a fare la settimana bianca, probabilmente sei un elettore del PD.
Giulio Carnevale
06 dicembre 2016