Senza un piano strutturato, difficile risolvere la drammatica situazione dei senzatetto a Milano

7giorni lo aveva denunciato nelle scorse settimane: era tutto ampliamente prevedibile, non è possibile gestire il fenomeno sempre in emergenza; Majorino batti un colpo

La prima pagina di 7giorni del 21 dicembre 2016

La prima pagina di 7giorni del 21 dicembre 2016

Emergenza freddo: i numeri per segnalare senzatetto in pericolo

Nell’ultimo numero di 7giorni, avevamo documentato la drammatica situazione dei senzatetto a Milano. Quello che avevamo visto – riportavamo nell’articolo - non ci ha fatto dormire, non immaginavamo che ci fossero così tante persone in stato di indigenza. Insieme alla Associazione Pro Tetto avevamo portato conforto, pasti caldi, indumenti invernali, sacchi a pelo e coperte, ai senzatetto che dormivano in strada nelle vie dello shopping, a qualche giorno dal Natale. La macchina della solidarietà milanese per fortuna funziona bene, tanti sono gli enti e le associazioni che portano soccorso agli indigenti. Il Centro per l’aiuto di via Ferrante Aporti 3, che coordina i volontari riesce a intervenire incisivamente in tante situazioni, ma temevamo che con l’irrigidirsi delle temperature, in mancanza di un piano coordinato dal Comune di Milano, la situazione potesse precipitare. Il problema dei clochard di trovare un rifugio adeguato per mancanza di informazioni; il divieto di accesso con i cani ai dormitori, costringevano numerosi senzatetto a dormire per strada. Il 7 gennaio purtroppo, è successo l’irreparabile come ahimè avevamo ipotizzato. A Milano il corpo di un polacco di 66 anni, è stato trovato dai carabinieri all'interno di un palazzo abbandonato in via Antegnati. La morte del clochard sconosciuto ai Servizi sociali del Comune di Milano, è da ricondurre con tutta probabilità a un assideramento: l'uomo sarebbe morto di freddo. Secondo i dati forniti dagli enti del settore, i senza tetto che gravitano intorno a Milano sarebbero quasi 3000, mentre i senza fissa dimora più di 12000. Fra di loro tantissimi connazionali. Con notevole ritardo la situazione drammatica è salita alla ribalta delle cronache nazionali e qualcosa si sta muovendo. Da Palazzo Marino finalmente si è levato un appello ai milanesi, per contribuire con un semplice gesto a salvare la vita di chi vive per strada: «Collaborate – fa sapere l’Assessorato alle Politiche Sociali - con i volontari che girano giorno e notte, chiamando i numeri 02/88447645–646-647–648–649 del Centro Aiuto attivo tutti i giorni, con orario prolungato dalle 8:30 alle 24 per segnalare la presenza di senzatetto e persone in difficoltà a causa delle basse temperature di questi giorni». Il Comune ha reso noti alcuni dati: sono 15 le strutture in tutta la città messe a disposizione per far fronte all'emergenza freddo. Il piano predisposto dal Comune di Milano per l’emergenza prevede complessivamente 2.780 posti letto, il doppio rispetto al 2010, e meno dei 3.500 dedicati all'accoglienza dei profughi. Qualcosa si è mosso anche per chi ha il proprio cane come famiglia: «Abbiamo ancora 300 posti liberi per far fronte all'emergenza freddo di questi giorni anche per i senzatetto con i cani» spiegano dal Municipio.  Meglio tardi che mai recita un antico detto, resta il fatto che questa situazione era ampliamente prevedibile. Motivo per cui sarebbe il caso che l’Assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti, del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, si dia da fare per i senzatetto come fa per i migranti, non è possibile ogni inverno gestire sempre la situazione in emergenza. Milano necessità di un piano strutturato che informi gli homeless dove e come trovare rifugio anche con i propri cani, dove avere assistenza e soprattutto dove trovare qualcuno che li ascolti e li conforti quanto tutto sembra perduto.
Giulio Carnevale