Peschieragate: «È evidente che l’invio degli agenti risponde a un intento diverso e non dichiarato: incutere timore, come infatti avvenuto»

Lettera aperta del penalista Ugo Giannangeli alla sindaca di Peschiera Borromeo Caterina Molinari

Caterina Molinari

Caterina Molinari Sindaca di Peschiera Borromeo

«Se lo vuole fare, lo faccia non con spese a carico dei contribuenti di Peschiera Borromeo»

Cc: 7giorni.info
Cc: Corriere della sera

Leggo sul Corriere della sera del 24 luglio l’articolo di Cesare Giuzzi sulla vicenda della signora costretta alle scuse nei confronti della sua amministrazione per una critica “un po’ tagliente e non proprio diplomatica”, per usare le parole del giornalista. Vedo dalla foto che lei è giovane e leggo che ha un passato di assessore PD: più di altri dovrebbe avere a cuore la Costituzione e tra i suoi tanti pregevoli articoli quell’art.21 che garantisce la libertà di espressione e quindi di critica. Come penalista mi sono occupato di molti processi per diffamazione e/o ingiuria, da una parte e dall’altra. So quindi che la critica deve rispettare determinati confini. Nel caso che ci occupa se è vero che sono state rifatte le strisce su strade martoriate da buche ( così testualmente nell’articolo) definire la scelta della amministrazione “ridicola” è quanto mai appropriato.
Mi colpisce il clima di terrore che sembra aleggiare sul suo Comune se la povera signora ha ritenuto di “non avere possibilità di scelta” (parole sue) e ha espresso le sue scuse pur ritenendole non dovute.
A lei sembra “cosa normalissima” mandare gli agenti di polizia locale a casa per invitare una persona al comando dei vigili; non bastava una telefonata? È evidente che l’invio degli agenti risponde a un intento diverso e non dichiarato: incutere timore, come infatti avvenuto. Allego il mio indirizzo con preghiera di non inviarmi agenti sotto casa o, quantomeno, se lo vuole fare, lo faccia non con spese a carico dei contribuenti  di Peschiera Borromeo.
Distinti saluti
Ugo Giannangeli
Veniano (CO)
P.S. Leggo sul sito del Comune che c’è un po’ di “maretta” politica attorno a questa vicenda; provi a scusarsi, anche se non lo ritiene dovuto