Mediglia 8 insieme alla minoranza annuncia di disertare il Consiglio comunale per l'approvazione della variante al PGT

Tutte le motivazioni dei Gruppi Mediglia x Te, Fare Mediglia, Mediglia 8 e Meroni Sindaco

Il Consiglio Comunale di Mediglia riunitosi il giorno 18 maggio 2015

Il Consiglio Comunale di Mediglia riunitosi il giorno 18 maggio 2015

Abbiamo ricevuto un comunicato della minoranza di Mediglia relativo all'approvazione della variante del PGT in approvazione in queste ore:

«I Gruppi Consiliari MEDIGLIA X TE, FARE MEDIGLIA, MEDIGLIA 8 E MERONI SINDACO ritengono che la variante al P.G.T. di Mediglia, in approvazione in seconda convocazione oggi 20 maggio 2015, non debba essere approvata per diversi motivi di carattere procedurale, sostanziale e politico. Pertanto essi dichiarano la loro assenza dal Consiglio per le seguenti motivazioni. Dal punto di vista procedurale l’adozione della variante avviene in seconda convocazione il 12 dicembre 2014 dopo una prima convocazione andata deserta per l’assenza del gruppo di maggioranza “PDL per Mediglia”. Essendo in seconda convocazione,  è stato sufficiente il voto favorevole di 8 consiglieri comunali su 17, con l’esclusione del Sindaco che non ha partecipato alla discussione ed alla votazione del punto per la presenza di terreni di proprietà della sua famiglia. 
All'adozione, i sottoscritti gruppi consiliari hanno ritenuto di non partecipare, perché la variante presentava delle aree di trasformazione da agricola a residenziale evidentemente in contrasto con la legge sul consumo del suolo (L.R. 31/2014), come confermato in quella seduta dal Segretario Comunale che dichiarò la non conformità della variante alla legge.
Tali aree (ATR 3 e 12) sono infatti state successivamente stralciate dalla Città Metropolitana e dalla Regione Lombardia.
Nella seduta di approvazione del 18 maggio 2015, non preventivamente convocata in prima e seconda convocazione, il Sindaco ha invece partecipato alla discussione ed alla votazione, perché  nel frattempo ha venduto i terreni che ne comportavano l’incompatibilità

All'adozione del 12 dicembre l’assessore all’Urbanistica Scotto, su esplicita domanda dei gruppi consiliari, affermava che “la variante di PGT assolutamente non coinvolge il progetto della Mapei”.
Tale affermazione è stata poi contraddetta il 13 maggio 2015 dal Parco Agricolo Sud Milano che, col voto anche del Sindaco di Peschiera Borromeo, ha stralciato la previsione strategica Mapei dalla variante di P.G.T.
Visto il parere del Parco solo tre giorni prima, i sottoscritti gruppi consiliari hanno proposto nel Consiglio del 18 maggio una mozione urgente per rispondere allo stralcio. La maggioranza si è rifiutata di discutere e votare la mozione, salvo poi affrontare il tema nella discussione per più di tre ore.
Ma non basta. Durante la seduta viene a mancare il numero legale per l’uscita dal Consiglio della Capogruppo di maggioranza Antonella Intra, alla quale ha fatto seguito l’uscita dei sottoscritti gruppi consiliari che non hanno ritenuto di poter procedere all'esame dei rilevanti punti ancora in esame (ambito A di Mombretto, votazione finale) quando nemmeno la maggioranza era in grado di garantire il numero legale.

Dal punto di vista sostanziale, peraltro, la variante presenta aspetti ancora più inopportuni. La variante infatti non si concentra sulla riqualificazione dell’esistente e sulla valorizzazione delle peculiarità culturali e paesaggistiche del nostro territorio, bensì presenta una serie di ambiti soggetti a trasformazione distribuiti a pioggia, alcuni dei quali del tutto avulsi dagli abitati esistenti, col risultato di frazionarlo maggiormente e con le conseguenti difficoltà in termini di fornitura di infrastrutture e di servizi.
Tale impostazione non è stata peraltro modificata a seguito della presentazione delle osservazioni da parte dei privati e delle parti sociali: le controdeduzioni comunali alle osservazioni accolgono solo minimi cambiamenti di carattere edilizio, a volte relativi anche ad un solo specifico edificio, o di scarso rilievo, mentre respingono in toto ogni suggerimento concretamente migliorativo anche sotto il profilo della funzionalità dello sviluppo dell’abitato.
In aggiunta, i pareri degli Enti sovra-comunali (Regione, Città Metropolitana, Parco Sud) hanno sostanzialmente “vanificato”, come ha correttamente detto il 18 maggio l’Assessore Scotto, l’impianto generale della variante, stralciando le aree di consumo di suolo e le aree di sviluppo strategico, tra cui Mapei. 
Nonostante questa vanificazione, la maggioranza ha proceduto imperterrita all'approvazione delle singole controdeduzioni, forse anche in parte senza piena cognizione di causa, e con questa seconda convocazione, dove basta un terzo del Consiglio Comunale (sei Consiglieri) per approvare, prosegue nel regalare a Mediglia uno strumento urbanistico che anziché implementarne le potenzialità ne accentua le difficoltà.


Resta poi l’aspetto politico dell’intera vicenda della variante al P.G.T., a  partire dalla presentazione al pubblico della stessa, avvenuta il 21 agosto 2014, data in cui notoriamente molti cittadini sono in vacanza, cui ha fatto seguito, dopo le proteste dell’opinione pubblica, una seconda presentazione il 3 settembre, comunque sempre prima dell’inizio delle scuole e pertanto in periodo di ferie.
Si prosegue con l’incompatibilità del Sindaco con la variante per interessi di famiglia, interessi poi superati con la vendita del terreno in questione tra la delibera di adozione e la delibera di approvazione della variante, consentendone così sì la partecipazione dal punto di vista regolamentare, ma non dal punto di vista dell’opportunità e dell’imparzialità e correttezza che sempre dovrebbero informare il comportamento di un pubblico amministratore.

Si aggiunge il “pastrocchio” di Mapei sì Mapei no, che parte dalla mozione sull'ampliamento Mapei sottoscritta dal Sindaco e dalla Capogruppo Intra approvata dalla maggioranza il 12 dicembre 2014, mozione le cui premesse mixavano ad arte il progetto con la variante al P.G.T., come minimo non contribuendo a fare chiarezza. Ma i nodi vengono al pettine e ci ha pensato la solerzia dei Consiglieri del Direttivo del Parco Sud, Luca Zambon sopra tutti, a entrare nel merito. Della variante al P.G.T., certo: resta per Mapei a Mediglia la strada dell’Accordo di Programma che dovrà però sempre passare dalle forche caudine del Parco. I sottoscritti gruppi consiliari in proposito ribadiscono che faranno di tutto per difendere il progetto dagli appetiti dei Comuni contermini, in tal senso andava letta la mozione urgente presentata il 18 maggio 2015, che senza concreta motivazione se non la volontà di procedere solo con la variante al P.G.T. (che poi come detto comunque la riguardava) la maggioranza non ha accettato di discutere e votare.
Da ultimo si giunge alla mancanza della garanzia del  numero legale da parte della maggioranza, venuto meno per l’uscita dalla seduta del Consiglio Comunale del 18 maggio 2015 del Consigliere Antonella Intra. Non un semplice Consigliere, si badi bene, ma nientemeno che la Capogruppo del “PDL per Mediglia”. Vero è che l’uscita è avvenuta a notte inoltrata, ma il Consigliere Intra aveva votato favorevolmente alla prosecuzione del Consiglio oltre la mezzanotte. 
Laddove ritenuto opportuno, la maggioranza avrebbe potuto proporre e votare il rinvio al giorno dopo, così evitando di far venir meno il numero legale. Ciò invece non è né stato proposto da alcuno della maggioranza,  né tanto meno dal Consigliere Intra. 

Pertanto, viste le argomentazioni sopra esposte, i sottoscritti gruppi consiliari dichiarano per motivazioni politiche la loro assoluta contrarietà all'approvazione della variante al P.G.T. e la loro assenza nella seconda convocazione prevista in data odierna.
Otto consiglieri comunali hanno sinora proposto in adozione le sorti del territorio del nostro Comune; presumibilmente sette consiglieri comunali lo approveranno. Sette persone decideranno oggi per più di dodicimila».

Per Mediglia x Te Pierangelo Avanzi

Per Fare Mediglia Renata Rossi

Per Mediglia 8 Ercole Lequoque

Per Meroni Sindaco Gianpietro Zani