«Milano ci siamo», i big di Forza Italia, sfilano nelle sale affollate del Palazzo delle Stelline in vista delle elezioni comunali

Berlusconi: «Sala mi ha deluso»; Tajani: «Io ci credo e Forza Italia in crescita»; Gelmini: «Con la sfida per Milano riparte l'Italia»; Salini: «Solo con impegno e dedizione si può fare politica»; Rossello: «Siamo pronti, la squadra c'è»

Convention Forza Italia:

Convention Forza Italia: "Milano ci siamo" In alto a sinistra Cristina Rossello e Massimiliano Salini durante il collegamento telefonico con Silvio Berlusconi. Sotto Cristina Rossello con Antonio Tajani. A destra in alto una della due sale riempite in ogni ordine di posti. Sotto l'interesse della stampa intervenuta all'evento. © Giulio Carnevale Bonino 2021

«Qui tutto è cominciato»; «Con la sfida per Milano riparte l'Italia»

Milano, 25 Giugno 2021. “Milano, ci siamo”. Questo è lo slogan che l’Onorevole Cristina Rossello coordinatrice di Forza Italia Milano ha lanciato per campagna elettorale azzurra di ottobre. Ad aprire la partecipatissima Kermesse elettorale al Palazzo delle Stelline di Milano ci ha pensato il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani che subito ha lodato il gran lavoro fatto da Cristina Rossello a Milano nell’ultimo anno. Rossello avvocato milanese e stretto collaboratore di Silvio Berlusconi ha dato una nuova vitalità al coordinamento milanese, intensificando le relazioni pubbliche con gli stake holders meneghini: associazioni di categoria, associazioni civiche, il mondo dell’economia cittadina e tanti altri portatori di interessi come comitati genitori e scolastici. Gli azzurri sul territorio, guidati dalla sapiente esperienza di Fabrizio De Pasquale Capogruppo in Comune Milano hanno interpretato al meglio le istanze dei cittadini: «Con i numerosi cantieri di confronto aperti in città ci siamo rivolti alla società civile. La risposta è stata talmente numerosa che oggi dobbiamo vagliare numerosi profili per le nostre liste. Siamo in overbooking!», ha spiegato alla platea Cristina Rossello.
Fil rouge della giornata, che ha coinvolto più di 400 persone fra coordinatori di zona, consiglieri, assessori e presidenti di Municipio, consiglieri comunali, regionali e i parlamentari eletti in Lombardia, è stato il grande rapporto che da sempre ha legato Milano al Presidente Berlusconi e a Forza Italia: «Qui tutto è cominciato» hanno ripetuto i vari relatori che si sono succeduti sul palco. Proprio sulla gestione del capoluogo lombardo si sono concentrate le critiche degli intervenuti che ha più riprese hanno ricordato di come sia venuto meno il patto sociale fra il resto della Città metropolitana e Milano; fra il centro e le periferie, abbandonate a se stesse dalla Giunta Sala.Tajani ha inoltre sottolineato come il vento stia cambiando e Forza Italia sia in crescita nei sondaggi proprio per la scelta responsabile di entrare nel governo di salvezza nazionale e come gli azzurri siano stati gli unici a interessarsi del tessuto economico produttivo attraverso l’approvazione di provvedimenti concreti in parlamento: «Io ci credo» ha concluso Antonio Tajani.
Massimiliano Salini Coordinatore regionale del partito ha spiegato come la politica sia impegno e passione, sacrificio e spirito di appartenenza: «Forza Italia ha le idee e la classe dirigente preparata per affrontare questa nuova sfida. Milano brilla di luce propria, ha dentro di se delle potenzialità enormi, qui la politica non può decidere cosa fare. Siamo la città che sta attraendo i più grandi investimenti di Europa grazie alla lungimiranza delle giunte di centrodestra che hanno ascoltato le eccellenze in svariati campi. Chi amministrerà Milano dovrà gestire al meglio quello che i milanesi decideranno di fare. Solo questa è buona politica».Il Ministro Mariastella Gelmini ha riassunto il suo intervento con uno slogan appassionato: «Con la sfida per Milano riparte l'Italia». Gelmini ha raccontato come la Lombardia sia riuscita a respingere l'attacco ingeneroso alla regione durante le fasi concitate del Covid e oggi ha raggiunto il traguardo di più di otto milioni di vaccinazioni. Situazione richiamata anche da Melania Rizzoli Assessore al Lavoro di Regione Lombardia che ha lodato l'impegno della scienza che ha permesso a Regione Lombardia di essere la prima regione che finirà la Campagna Vaccinale anti Covid-19. Applauditissimo l’intervento di Giulio Gallera, che ha ricordato come l’attacco a lui e alla Regione nei momenti della pandemia è stato un atto vergognoso e dequalificante messo in opera da chi voleva attaccare il buon governo della sanità di Regione Lombardia, una collaborazione fra pubblico e privato che è un modello per tutta Europa. L’ex assessore al Welfare ha addossato al Sindaco Beppe Sala le responsabilità di una mancata collaborazione per il bene comune. Il Consigliere regionale Marco Alparone ha reso omaggio ai presenti per aver partecipato così numerosi a un evento organizzato il venerdì pomeriggio in estate: «Essere qui questa sera e la storia dell'impegno Milanese. Ecco perché siamo pronti a dare il nostro contributo decisivo alla coalizione per vincere. Milano motore dell'Italia intera e motore di tutta Europa». Gianluca Comazzi, Consigliere comunale di Milano e Consigliere Regionale ha ricordato come Forza Italia abbia sempre fatto la sua parte a Milano e come tutti i nastri che ha tagliato Sala siano progetti pianificati da Albertini e Moratti. Ha rivendicato i voti di Forza Italia in Consiglio comunale per chiudere il progetto urbanistico Scalo Romano dove sorgerà il villaggio olimpico, perché la sinistra di Pisapia teneva in ostaggio questa decisione vitale per Milano. Appassionato e atteso l’intervento del Senatore Licia Ronzulli: «Non svenderemo la nostra identità facendo l’occhiolino ai nostri avversari. La nostra storia liberale non è in vendita. Tutto è partito da qui. E qui che ripartirà la nostra storia. In 10 anni a Milano le tasse sono aumentate del 100 %, il Sindaco Sala ha messo in pratica una persecuzione ideologica contro gli automobilisti. Il tuo finto ambientalismo caro Sala ha peggiorato l’aria Milano, e ha peggiorato vita dei milanesi. Come facciamo a lasciare Milano al sindaco dai calzini colorati? E come dice un antico detto milanese “Chi se sta mai cui man in man”, noi ci riprenderemo questa città. Io ci credo».
«L’esperienza manageriale di Beppe Sala aveva suscitato molte speranze, ma queste speranze sono andate deluse. Lo dico con profonda amarezza, non solo come leader di Forza Italia ma come cittadino milanese - ha sottolineato Silvio Berlusconi, nel corso dell’intervento telefonico alla convention - Nel difficile compito di guidare Milano bisogna unire visione e concretezza, saper guardare lontano senza omettere di occuparsi di buche nelle strade e panchine rotte nei parchi. Chi ha amministrato Milano non l’ha saputo fare. A Milano meritiamo di vincere per impegno generoso e qualificato, per chi è già in campo, per la capacità di dialogare con le categorie produttive e aprirci al mondo delle associazioni civiche. Noi dobbiamo continuare in questo modo, spiegare ai milanesi che la città merita il buon governo del centrodestra, di Forza Italia. Vorrei che si parlasse di noi per questo, invece si parla solo del candidato. Ci prendiamo tutto il tempo necessario per trovare il candidato migliore per vincere. Stiamo facendo un approfondimento e un lavoro estremamente serio, stiamo valutando molti candidati dell’imprenditoria i cui nomi non si leggono ancora sui giornali – ha aggiunto il Cavaliere – Vedrete che alla fine sorprenderemo tutti. Fino ad allora non tornerò su questo argomento Possiamo vincere, io ci credo».
Giulio Carnevale


Il decalogo dei punti di Forza Italia per il programma elettorale

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