Regione, dura replica di Di Marco (M5S) a Lucente (FdI): «Con l’ennesima menzogna si è superato il limite del ridicolo» |Video|

La diatriba senza esclusione di colpi fra i due consiglieri regionali è inerente al percorso del Progetto di Legge 106 sulla governance del Parco Agricolo Sud Milano

Nicola Di Marco (M5S)

Nicola Di Marco (M5S)

Dopo il botta e risposta fra il consigliere grillino e l’esponente di Fratelli d’Italia lo scontro fra i membri del Consiglio regionale si arricchisce di un nuovo capitolo. «Ogni volta che il Consigliere di Fratelli d’Italia si trova in difficoltà passa dal merito delle questioni alle offese personali che, tra l’altro, sono sempre le stesse dimostrando quindi anche scarsa originalità». Nicola Di Marco continua ed alza i toni dello scontro punzecchiando il Presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia anche su un’altra vicenda: «non devono essere momenti facili per lui: giorni fa i fuorvianti cartelloni pubblicitari stradali in cui annunciava che Regione aveva finanziato la realizzazione di una ciclabile quando invece ne ha sostenuto la sola progettazione; giovedì la commissione agricoltura, con le giravolte per celare tutte le lacune del suo PDL, non sostenuto neanche dalla maggioranza di cui fa parte. Offuscato ancora una volta dalla rabbia, che dovrebbe rivolgere altrove, non ricorda che in tutte le sedute tenutesi in questi mesi abbiamo sempre ribadito la nostra disponibilità a collaborare, partecipando attivamente, senza pregiudizi, difendendo la necessità di un dibattito sul Parco Agricolo Sud Milano. Poi però arriva il momento di tirare le somme. Purtroppo il suo PDL era sbagliato, come avevo fatto presente sin dalla prima sedute ed andava ritirato, come ho chiesto nel mese di febbraio, proprio nell'interesse del Territorio. Il fatto che ora il Consigliere disconosca le sue parole di giovedì e accusi me ed il mio gruppo di non capire o di dare notizie false è molto grave e dimostra un modo di fare politica incentrato sul raccontare menzogne ai cittadini. La parola, nella vita, ma soprattutto in politica, dovrebbe avere un valore ma evidentemente per qualcuno non è così. Se il Consigliere non ricorda le parole, lo aiutiamo noi, citandolo testualmente le parti finali del suo intervento:“...... la valutazione di una proposta del genere non può che essere accolta da parte mia..non ho nessuna preclusione.. si va a rivedere il testo ...procedo al ritiro del 106 e si fa tranquillamente. Questo può andare tranquillamente in maniera parallela con dei termini che mi consentano di procedere alla modifica. Non ho nessunissimo problema nel farlo quindi la richiesta è accolta. Io procederei così, poi mi date voi dal punto tecnico l’ok, io presenterei la lettera di ritiro in primis – che viene formalizzata – e se abbiamo dei termini che questo può servire anche a loro per presentare eventuali emendamenti, in parallelo presenterei gli emendamenti al testo per andare a modificare ovviamente quello che mi è stato chiesto e procedere con le ulteriori richieste che avanzerò io…..”».
Di seguito il link del video con l'audio della Commissione, pubblicato dal Consigliere di Marco sulla sua Pagina Facebook,.