Parco Agricolo Sud Milano, i big del centro destra hanno illustrato le novità: governance e prospettive future
Sala gremita a Peschiera Borromeo per il dibattito sulle riforme del Parco Agricolo Sud Milano, relatori Gianluca Comazzi (F.I), Franco Lucente (FdI) e Silvia Scurati (Lega)

Centrodestra di nuovo unito a Peschiera Borromeo Da sinistra, in alto Daniele Pinna, Andrea Canino, Carla Bruschi. In basso: Vera Cocucci, Franco Lucente, Silvia Scurati, Gianluca Comazzi

La sala gremita
Lunedì 20 gennaio 2025, il Centro Polifunzionale Sandro Pertini di Peschiera Borromeo ha ospitato un importante incontro pubblico dedicato alla recente riforma della governance del Parco Agricolo Sud Milano (PASM). L’evento, organizzato dal centrodestra cittadino, ha visto la partecipazione di figure chiave della politica regionale e locale, suscitando grande interesse tra amministratori, agricoltori e cittadini.
Un dibattito atteso
Tra i relatori principali, spiccano i nomi di Franco Lucente, Assessore regionale alla Mobilità e primo firmatario del Progetto di Legge sul PASM, Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi Verdi, e Silvia Scurati, Consigliere regionale e cofirmataria della legge. Moderatrice della serata è stata Vera Cocucci, Consigliere di Città Metropolitana di Milano, che ha guidato con vivacità il confronto tra i protagonisti. Il convegno è stato introdotto dagli organizzatori locali: Carla Bruschi Coordinatrice cittadina di Forza Italia, Daniele Pinna Segretario cittadino della Lega e Andrea Canino Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che hanno rivolto parole di soddisfazione per la numerosa presenza del pubblico: «Un argomento di estremo interesse che coinvolge il nostro territorio». L’evento ha visto anche le considerazioni di numerosi amministratori del territorio e la presenza come auditori di Giorgio Bianchini del WWF Sud Milano, e Walter Ferrari, noto naturalista divulgatore e grande conoscitore del Parco Agricolo Sud Milano.
L’intervento di Franco Lucente
Franco Lucente (Fratelli d’Italia) ha aperto il dibattito con una panoramica sul lungo iter legislativo che ha portato alla riforma. «Questa legge, approvata nel dicembre 2022, segna una svolta nella gestione del Parco Agricolo Sud Milano. Abbiamo lavorato per tre anni, affrontando ostacoli e divergenze, ma con la consapevolezza che l’80% del parco è di proprietà agricola e richiede soluzioni concrete per i nostri agricoltori», ha dichiarato.
Lucente ha sottolineato l’importanza di una governance più inclusiva, che prevede un consiglio direttivo composto da 11 membri, tra cui rappresentanti di Regione Lombardia, del Comune di Milano, della Provincia e due esponenti del mondo agricolo. Ha anche rassicurato il pubblico sulla tutela ambientale: «Abbiamo inserito un rappresentante delle associazioni ambientaliste per garantire una visione a 360 gradi. Il nostro obiettivo è valorizzare il parco senza compromettere l’equilibrio tra ambiente e attività produttive».
Silvia Scurati: tutela e sviluppo
Silvia Scurati (Lega) ha raccontato il percorso politico dietro la legge, sottolineando la coesione tra le forze di centrodestra. «Abbiamo lavorato insieme per garantire che questa riforma rispondesse alle esigenze del territorio. Non è solo una questione di governance, ma di rispetto per chi vive e lavora nel parco», ha spiegato.
Scurati ha anche affrontato le critiche ricevute, chiarendo che la legge non comporta consumo di suolo: «La nostra priorità è mantenere il parco agricolo. Investiremo in educazione ambientale e nella promozione dei prodotti locali, come già avviene in altri parchi regionali».
Gianluca Comazzi: un approccio pragmatico
Gianluca Comazzi (Forza Italia) ha evidenziato il ruolo strategico della Regione Lombardia nella gestione del parco. «Non possiamo permettere che i nostri agricoltori attendano anni per ottenere autorizzazioni. Con questa riforma, puntiamo a sburocratizzare i processi e a garantire una gestione più efficiente», ha affermato.
Comazzi ha inoltre ricordato gli sforzi per armonizzare le normative regionali e locali, eliminando le discrepanze che hanno rallentato lo sviluppo del parco: «Siamo passati da una gestione frammentata a una visione unitaria, aumentando anche i fondi disponibili da 360.000 a quasi 700.000 euro annui». Comazzi ha poi spiegato che il nuovo Statuto è già stato approvato da Città Metropolitana di Milano e da 50 dei 60 comuni del Parco Agricolo Sud Milano, presto ci sarà una Delibera che consentirà a Regione Lombardia di adottarlo e renderlo operativo: «Finalmente avremo un Presidente che si occuperà a tempo pieno del Parco Agricolo Sud Milano».

Gli amministratori del territorio Da sinistra, in alto: Carmine Lanzetta vicesindaco di Tribiano, Giulio Guala Sindaco di Colturano. In basso: Rodolfo Corazzo, sindaco di Rodano e Loris Carmagnani sindaco di Carpiano.
Le voci dal territorio
L’incontro ha dato spazio anche a sindaci e rappresentanti locali. Mario Orfei, ex candidato sindaco a Peschiera Borromeo, e attuale Consigliere comunale, ha raccontato le difficoltà incontrate nella gestione delle pratiche burocratiche con il Parco Sud: «Abbiamo esempi di aziende agricole bloccate per anni. Questa riforma è una risposta concreta alle loro necessità».
Luciano Nieto, di Confagricoltura, ha elogiato la nuova visione strategica: «Finalmente un modello che mette al centro gli agricoltori e i servizi ecosistemici. Il parco non deve essere una riserva indiana, ma un luogo di innovazione e sviluppo sostenibile».
Rodolfo Corazzo, sindaco di Rodano, ha ricordato un episodio emblematico: «Anni fa, per ottenere una risposta su una pratica relativa a 20.000 metri di terreno, abbiamo atteso tempi biblici. Questa nuova governance è fondamentale per snellire le procedure».
Giulio Guala, sindaco di Colturano, ha espresso soddisfazione per il cambio di gestione: «La rigidità del Parco ci ha obbligati a rivedere interamente il nostro PGT per una strada di soli 700 metri. Con questa riforma, speriamo in maggiore ascolto per le esigenze locali».
Carmine Lanzetta, vicesindaco di Tribiano, ha condiviso la frustrazione per anni di immobilismo: «I cittadini si rivolgono a noi per risolvere problemi con il Parco, ma spesso abbiamo trovato un muro di gomma. Questa nuova governance porterà un cambiamento reale».
Loris Carmagnani sindaco di Carpiano ha elogiato la coesione tra gli amministratori: «Siamo un territorio ricco di agricoltori che necessitano di supporto immediato. Questa riforma rappresenta un passo avanti per tutti noi».
Vera Cocucci, moderatrice e Consigliere di Città Metropolitana nonché del Comune di Mediglia, ha sottolineato l’impatto positivo della nuova gestione: «Il Parco non deve essere un ostacolo, ma un alleato per agricoltori e amministratori locali».

L'intervento di Luciano Nieto (Confagricoltura)

Il saluto degli organizzatori