Peschiera Borromeo, il Consiglio comunale boccia tre delibere della Giunta che ora si scaglia contro l'ex minoranza oggi ormai maggioranza

«Un’occasione persa per riqualificare le aree degradate cittadine», così è stata definita la bocciatura delle proposte della Giunta comunale peschierese contenute in tre delibere presentate al Consiglio comunale nella seduta del 30 aprile

«Un’occasione persa per riqualificare le aree degradate cittadine», così è stata definita la bocciatura delle proposte della Giunta comunale peschierese contenute in tre delibere presentate al Consiglio comunale nella seduta del 30 aprile; le delibere sono state affossate da otto voti contrari dell’opposizione, contro la quale adesso si scaglia l’intera Amministrazione.
«Con otto voti contrari dell’opposizione, il Consiglio Comunale ha rigettato le delibere proposte dalla Giunta comunale: “Aggiornamento oneri di urbanizzazione”, “Nuovo regolamento edilizio comunale” e “Recupero dei piani terra esistenti”. Dopo 38 anni dall’ultima modifica il Consiglio Comunale è stato investito della scelta di adeguare gli oneri di urbanizzazione aggiornando le tariffe e adattandole agli attuali bisogni della Città. Le delibere proposte dalla Giunta avrebbero incentivato il recupero di tutte le aree dismesse o abbandonate della Città attraverso un abbassamento degli oneri». È quanto si legge in una nota diffusa dalla stessa Amministrazione comunale, che punta il dito contro l’irresponsabilità di coloro che hanno votato contro le delibere.
Il comunicato prosegue quindi spiegando l’intento che aveva guidato alla ideazione e stesura delle delibere: «Attraverso la delibera del Recupero dei piani terra esistenti l’obiettivo invece era la difesa del suolo, escludendo la possibilità di utilizzo di aree prospicenti a tutti i corsi d’acqua e bacini idrici a rischio idrico esondazione. L’adeguamento delle tariffe degli oneri di urbanizzazione è uno strumento che avrebbe consentito la limitazione del consumo di suolo, penalizzando economicamente nuove costruzioni su terreno libero a seguito di vecchi diritti acquisiti 38 anni fa. Il Consiglio Comunale ha scelto diversamente. In Città sono presenti numerose aree degradate, di vetusti capannoni chiusi e fatiscenti, di aree industriali abbandonate da bonificare, di edifici obsoleti. La decisione di non adeguare le tariffe e il rigetto delle delibere del nuovo regolamento edilizio e del recupero dei piani terra esistenti, non consente di promuovere un’azione di concreta rigenerazione urbana, di adeguamento a nuovi standard e modalità di costruzione quali l’utilizzo di materiale ecocompatibile, l’adozione di serramenti isolanti per il minor dispendio energetico e l’adozione di fonti energetiche rinnovabili».
Quindi, la chiosa: «Il Consiglio Comunale ha rigettato una proposta che favoriva la rigenerazione urbana sostenibile a tutela e salvaguardia dei diritti dei nostri cittadini per una Città sana, bella e riqualificata. Il voto contrario alle tre delibere, legate tra loro dal desiderio di ridisegnare in parte la nostra città secondo nuovi modelli, impedisce di rispondere ai bisogni delle frazioni caratterizzate dalla presenza di molti edifici dismessi, di bonifica delle aree fortemente degradate per dare un nuovo volto ai lati nascosti e dimenticati del nostro comune, conciliando attività produttive e ambiente, abitazioni e natura, servizi ed ecologia».

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