A Locate Triulzi nasce Scalo Milano, il più grande City Style District d’Italia con 300 negozi, ristoranti e uno spazio dedicato all’Arte

La nuova cittadella dello shopping, a pochi passi da Milano, sorge sul terreno dell’ex area industriale Saiwa, frutto di un investimento di oltre 200 milioni di euro

Scalo Milano si struttura come un vero e proprio quartiere

I tre settori simbolo dell'eccellenza italiana, moda, cibo e design, riuniti in un unico polo commerciale, con un'area dedicata all'arte. Questo e molto altro è Scalo Milano, la nuova cittadella dello shopping inaugurata giovedì 27 ottobre in via Milano 5 a Locate Triulzi, al confine con San Giuliano e a pochi passi da Milano

Al taglio del nastro ufficiale, che ha avuto come madrina d’eccezione la showgirl Martina Colombari, oltre al pubblico delle grandi occasioni erano presenti molti esponenti delle istituzioni locali. In rappresentanza della Città Metropolitana di Milano, infatti, hanno partecipato il sindaco Beppe Sala ed il vicesindaco Arianna Censi. Per la Regione Lombardia, invece, sono intervenute gli assessori Valentina Aprea e Viviana Beccalossi. Con loro anche il sindaco di Locate, Davide Serranò, che ha accolto i "colleghi" Paolo Festa di Pieve Emanuele, Barbara Agogliati di Rozzano e Ettore Fusco di Opera e l’Onorevole Mariastella Gelmini. 

Il nuovo City Style District, sviluppato da Lonati Group e Promos, è il frutto di un investimento di oltre 200 milioni di euro, 25 dei quali impiegati per opere di riqualificazione ambientale e potenziamento infrastrutturale a supporto del territorio. Tra queste, ad esempio, figurano il raddoppio della Statale 412 Val Tidone, il rifacimento di piazza Vittoria, cuore di Locate Triulzi, e il potenziamento di altri collegamenti intercomunali. 

Scalo Milano rappresenta un unicum nel panorama commerciale italiano, poiché è stato realizzato come un vero e proprio quartiere, che in un certo senso richiama Expo 2015, fortemente integrato con il tessuto urbano e territoriale grazie ai collegamenti diretti garantiti da Passante ferroviario, rete ferroviaria e tangenziali. Il nuovo maxi polo commerciale non ha comportato alcun nuovo consumo di suolo, poiché esso sorge letteralmente sulle “ceneri” dello storico stabilimento Saiwa, in disuso ormai dal 2004. 

In questa prima fase i negozi aperti sono 130 disposti su una superficie di 30mila metri quadri ma che, nel prossimo futuro, diventeranno 300 su 60mila metri quadri. (Per conoscere tutti i brand presenti è possibile visitare il sito http://www.scalomilano.it/). 

«A meno di quattro anni dalla prima presentazione ufficiale del progetto Scalo Milano – ha dichiarato Ettore Lonati, Presidente Lonati Group – possiamo oggi festeggiarne l’apertura. Scalo Milano rappresenta per il nostro Gruppo una grande sfida imprenditoriale. Dalla scelta del territorio alla sua riqualificazione, fino alla creazione di un format innovativo che rivoluzionerà il panorama italiano dell’immobiliare commerciale». 

Grande attenzione è stata riservata al design. I volumi, infatti, sono ispirati alle fabbriche, con facciate contemporanee e soluzioni e materiali d’avanguardia come vetro trasparente e colorato, superfici riflettenti e acciaio, che creano continui giochi di luce. Estremamente significativo anche l’impatto da un punto di vista occupazionale. Una volta a pieno regime, infatti, Scalo Milano offrirà lavoro a 1.500 persone tra dipendenti diretti e indiretti. «L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato a riguardo Davide Serranò, Sindaco di Locate di Triulzi - ha cercato di favorire il più possibile gli inserimenti lavorativi: la collaborazione stretta con Afol, Fondazione Foppa, ITS Machina Lonati e la Proprietà, ci ha consentito di avviare corsi professionali gratuiti, formando giovani ora occupati presso le Aziende di Scalo». 

Nel maxi complesso trova spazio anche l'arte con Scalo Arte, un progetto che si propone di portare la creatività contemporanea in un contesto del tutto insolito come un centro commerciale. Si parte dallo Street art district, con i graffiti firmati da writer nazionali e internazionali, il racconto per immagini del fotografo Settimio Benedusi e infine Scalo Art Pavillions, due spazi espositivi permanenti in cui, a cadenza semestrale, saranno ospitate le opere dei protagonisti della giovane scena artistica italiana. 

«Il valore che c'è in questo territorio – ha commentato Beppe Sala -, nella Città metropolitana di Milano, è una valore immenso rispetto al quale abbiamo ottenuto ancora poco ma possiamo ottenere di più». Con un’apertura al pubblico di 7 giorni su 7, secondo le previsioni Scalo Milano attende di accogliere 8mln di visitatori l’anno.

Alessandro Garlaschi