“Melegnano città contro il femminicidio”: un progetto di cittadinanza attiva per scuole, associazioni e istituzioni

La mozione presentata dalla consigliera Lucia Rossi, di grande valenza educativa, sarà discussa nel consiglio comunale del 21 novembre 2018

No alla violenza sulle donne

No alla violenza sulle donne una mozione per un progetto educativo per la città di Melegnano

In vista del prossimo consiglio comunale di Melegnano, che si terrà mercoledì 21 novembre 2018 a palazzo “Broletto”, 7giorni ha incontrato la capogruppo di “Insieme per Melegnano” Lucia Rossi che in data 30 ottobre 2018 aveva presentato la mozione “Melegnano città contro il femminicidio”.

Uno dei punti previsti dalla mozione, che verrà discussa proprio nel prossimo consiglio, riguardava la riapertura dello sportello anti-violenza. Ma nella mozione, sostenuta da tutte le esponenti femminili dell’assemblea consiliare (Raffaela Caputo, Elisabetta Codazzi, Lucrezia Monterisi e Monica Vajna De Pava), sono presenti richieste pregnanti, che se attuate daranno vita a un progetto unitario di cittadinanza attiva che coinvolgerà non solo le istituzioni ma tutti i melegnanesi.

Partendo dai dati sui femminicidi e la violenza contro le donne, riportati puntualmente nella mozione, Lucia Rossi scrive che «la violenza contro le donne è riconosciuta come un problema sociale che coinvolge per le conseguenze tutta la cittadinanza, le istituzioni pubbliche e private, il mercato del lavoro, la sanità, ecc.», che occorrono «differenti e molteplici competenze, metodologie e professionalità» per aiutare le vittime a superare il trauma subito, ma che sono altrettanto fondamentali «misure che garantiscano la prevenzione e l’educazione per sensibilizzare alla necessità di un nuovo disegno di convivenza tra i sessi».

Ed è proprio il progetto educativo che la consigliera Rossi pone al centro della questione: «Diciamo sempre che i giovani sono il nostro futuro, ma oltre che a pensarlo e dirlo è importante fare in modo che lo siano davvero; per questo diventa imprescindibile educarli a rapportarsi all'altro sesso in modo adeguato, partendo dalle scuole elementari fino alle superiori, con percorsi e progetti finalizzati ad affrontare tematiche come il rispetto delle differenze di genere, l’educazione alla relazione, la discriminazione, fino ai temi della violenza nei confronti delle donne e del femminicidio. Ad esempio in alcune scuole elementari ci sono già percorsi sull'affettività,ma si potrebbero realizzare percorsi più specifici. Per fare questo sarà importante collaborare con gli istituti scolastici ma anche con le associazioni locali affinché ci sia un impegno e un coinvolgimento concreto nel dare attuazione a quanto richiesto nella mozione».

Dall'incontro emerge inoltre l’importanza di educare anche i genitori: «Parlando con alcune mamme della possibilità di inserire questo tipo di tematiche nel percorso scolastico ho notato un certo irrigidimento, soprattutto tra quelle che hanno delle figlie femmine. La preoccupazione generale è quella che si vada a toccare un argomento, certamente delicato, come il sesso perché si teme che questo porti le studentesse a precorrere i tempi». Per questo forse sarebbe necessario spiegare ad alcuni genitori che il sesso è uno degli aspetti della relazione tra uomo e donna, che il rapporto tra maschi e femmine riguarda anche aspetti psicologici, modi in cui ci si approccia e relaziona. «Bisogna cominciare a valutare come si rapportano i maschi con le femmine sia a scuola che in casa, per questo anche i genitori andrebbero coinvolti. Ad esempio si potrebbe verificare la fattibilità di rientri obbligatori del sabato a scuola con l’accompagnamento dei genitori per affrontare queste tematiche in un momento di compresenza genitori-figli, con in più insegnanti e/o persone delle associazioni».

Per quanto riguarda gli altri punti per una vera “Melegnano città contro il femminicidio”, Lucia Rossi richiede anche il coinvolgimento dei medici di base, dell’ospedale di Vizzolo Predabissi e soprattutto delle farmacie, poiché «spesso le vittime hanno difficoltà a denunciare nei luoghi di soccorso perché accompagnate da chi fa loro del male, perciò le farmacie potrebbero essere un punto di riferimento importante per informare della possibilità di rivolgersi allo sportello anti-violenza».

Sarà da vedere se una volta approvata la mozione il Comune di Melegnano riuscirà ad attuare concretamente il progetto: «L’attuazione coinvolgerà in primis gli assessori ai Servizi sociali e alla Cultura, poi sarà necessario attivarsi per preparare i progetti per le scuole che potranno iniziare col nuovo anno scolastico mentre per quanto riguarda lo sportello anti-violenza si dovranno cercare gli spazi idonei e il personale dedicato. Noi come gruppo consiliare possiamo solo monitorare gli sviluppi e sollecitare in caso fosse necessario».

Ma la consigliera Rossi si rende anche disponibile a fare da punto di riferimento per le associazioni che si occupano di questi delicati temi per poter presentare un progetto unitario alla giunta comunale, che possa rappresentare una base da cui partire per realizzare quanto richiesto nella mozione o per fare delle interpellanze insieme alle associazioni locali.
Elisa Barchetta
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Lucia Rossi

Lucia Rossi consigliera comunale, capogruppo di "Insieme per Melegnano"

La mozione presentata dalla consigliera Lucia Rossi

La mozione presentata dalla consigliera Lucia Rossi prima parte del testo integrale

La mozione presentata dalla consigliera Lucia Rossi

La mozione presentata dalla consigliera Lucia Rossi seconda parte del testo integrale