Coronavirus Lombardia, aggiornamento del 23 novembre: aumentano di 19.637 i guariti, a fronte di 5.289 nuovi positivi, ricoverati -64

Gli Assessori delle regioni alpine chiedono al Governo di riconsiderare la decisione sulla chiusura degli impianti sciistici

Dopo 32.862 tamponi, i nuovi positivi di oggi sono 5.289, mentre i guariti sono aumentati di 19.637 unità. 

I dati di oggi:
-Tamponi effettuati oggi: 32.862
-Nuovi casi: 5.289 (di cui 424 debolmente positivi, e 77 a seguito di tampone sierologico)
-Guariti totali: 206.317 (aumentati di 19.637 unità da ieri)
-In terapia intensiva: 945 (diminuiti di 4 unità da ieri)
-Non in terapia intensiva: 8.331 (diminuiti di 60 unità da ieri)
-Decessi: 20.664 (aumentati di 140 unità da ieri)
I nuovi casi per provincia: 
-Milano: 1.604 (di cui 576 a Milano città)
-Bergamo: 165
-Brescia: 405
-Como: 842
-Cremona: 63
-Lecco: 184
-Lodi: 138
-Mantova: 57
-Monza e Brianza: 749
-Pavia: 85
-Sondrio: 33
-Varese: 848
(Fonti: Lombardia Notizie Online)

Gli Assessori: «Non aprire gli impianti metterebbe in crisi un intero sistema che porta un notevole indotto economico, lavorativo e sociale per l’intero Paese»

La Regione Lombardia si unisce a Trentino Alto Adige, Val D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Piemonte, e approva in Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome le linee guida per l’utilizzo degli impianti sciistici di risalita per sciatori amatoriali. Il documento spiega quali misure anti-Corona virus saranno adottate per l’utilizzo in sicurezza degli impianti durante la stagione invernale. Gli Assessori agli impianti a fune spiegano: «Alla luce delle notizie riguardanti le misure che il Governo intende adottare nel prossimo DPCM, secondo le quali si esclude la possibilità di aprire gli impianti a fune per le festività natalizie, gli assessori delle regioni alpine chiedono al Governo di rivedere questa scelta. Metterebbe in crisi un intero sistema che porta un notevole indotto economico, lavorativo e sociale per l’intero Paese. Del resto sono molte le realtà imprenditoriali legate alla stagione bianca – tra cui scuole di sci, noleggi, aziende di trasporto, hotel e ospitalità in genere, ecc. – che aspettano risposte per programmare la stagione invernale. E, tutte, stanno partecipando in maniera corale al grande lavoro di preparazione e messa a punto degli standard di sicurezza per sciatori e addetti».