IBM annuncia nuovi tagli: 199 a Segrate

Crisi: Ibm Italia annuncia nuovi tagli a causa dei risultati economici negativi registrati nell'ultimo trimestre. Si tratta della terza procedura di licenziamenti collettivi nell’arco di soli 18 mesi. Sono 285 i lavoratori coinvolti: dirigenti (60), quadri e impiegati (225) distribuiti in tutti i settori aziendali. I licenziamenti sono concentrati soprattutto a Segrate (199) e a Roma (60). Il 26 novembre è previsto un nuovo incontro tra i vertici dell'azienda e i rappresentanti dei lavoratori che nelle assemblee convocate in questi giorni (nel sito di Segrate per oggi venerdì 21 dalle 15 alle 17 presso la mensa) stanno decidendo come articolare le forme di mobilitazione

Corteo sciopero IBM

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La notizia ufficiale è arrivata pochi giorni fa a seguito dell'incontro avvenuto in Assolombarda tra i vertici di Ibm Italia - colosso americano dell'informatica presente in Italia dal 1927 - coordinamento nazionale delle RSU IBM e le organizzazioni sindacali FIM, Fiom e UILM che ha di fatto formalizzato l’avvio di una nuova procedura di mobilità che prevede 285 tagli riguardanti dirigenti (60), quadri e impiegati (225) distribuiti in tutti i settori aziendali. I licenziamenti sono concentrati soprattutto nella sede di Segrate – 199 i lavoratori coinvolti - e a Roma (60); una decisione che l'azienda ha motivato con i risultati economici negativi registrati nell'ultimo trimestre e con la necessità di razionalizzare e riorganizzare le attività tra le varie aree del mondo. «Si tratta della terza procedura di licenziamenti collettivi nell’arco di soli 18 mesi – denuncia la Fiom di Milano - nonostante il gruppo, sia a livello nazionale che internazionale, continui a realizzare utili di tutto rispetto. A decidere degli ennesimi esuberi, tanto per cambiare, sono stati gli azionisti che non si curano d’altro che dei propri profitti immediati». Per il prossimo 26 novembre è stato fissato un nuovo incontro tra i vertici dell'azienda e i rappresentanti dei lavoratori che, nelle assemblee convocate in questi giorni (nel sito di Segrate per oggi venerdì 21 dalle 15 alle 17 presso la mensa), stanno decidendo come articolare le forme di mobilitazione. Un messaggio di solidarietà, ma anche una parola d'impegno, arriva dal consigliere regionale segratese Paolo Micheli (Patto Civico): «Sono molto preoccupato da questi nuovi licenziamenti che coinvolgono in gran parte i lavoratori segratesi – ha commentato -. Sono vicino ai lavoratori, porterò in Regione il loro caso».

Cristiana Pisani