Rivoluzione “geografica” a Segrate: in arrivo quattro nuove zone

Ai nove storici quartieri se ne aggiungono altri quattro, per un totale di tredici. L’assetto del territorio muta come conseguenza dei fenomeni di sviluppo urbano

Le novità: Boffalora, Marconi, Idroscalo, Westfield

Il territorio di Segrate si appresta a vivere una vera e propria piccola rivoluzione territoriale, che vede l’introduzione di quattro nuove zone all’interno della città, che passano così a tredici. Fino ad oggi il territorio era suddiviso in nove zone, cioè Segrate (capoluogo), Rovagnasco, Villaggio Ambrosiano, Milano 2, Lavanderie, Redecesio, Novegro, S. Felice e Tregarezzo. Tuttavia, ulteriori fenomeni di sviluppo e rigenerazione urbana e infrastrutturale intervenuti negli ultimi anni, stanno per incidere strutturalmente sull’assetto del territorio, rendendone necessaria una riorganizzazione geografica. «Segrate è nata come accorpamento in un'unica realtà amministrativa di diversi comuni, soppressi a seguito di un’azione di riorganizzazione dei territori gravitanti attorno a Milano – ha commentato a riguardo il sindaco, Paolo Micheli -. Oggi emerge la necessità di ridefinire più precisamente la suddivisione del territorio per affrontare efficacemente le varie tematiche amministrative della città, tra queste anche quelle legate alla circolazione stradale e alla segnalazione delle principali località che costituiscono il Comune». Poiché ai sensi del vigente Codice della Strada occorre individuare con chiarezza sia la perimetrazione dei quartieri storici che di quelli in procinto di edificazione, la Giunta ha deliberato un nuovo assetto che suddivide la città non più in nove ma bensì in tredici zone. Le quattro nuove giurisdizioni individuate sono Boffalora, dove nei prossimi mesi partirà il cantiere di Milano4You, Marconi, con la zona industriale, Idroscalo, con il “mare dei milanesi”, e il nuovo quartiere Westfield, dove sorgerà il maxi centro commerciale "made in Australia" nell'area dell'ex dogana.
Redazione Web