Avevano in auto mezzo chilo di marijuana: due ventenni arrestati sulla Paullese

La coppia avrebbe dovuto prendere parte ad un rave party lungo le rive dell’Adda, dove poi avrebbe piazzato lo stupefacente ai partecipanti

Per entrambi condanna a un anno e mezzo di reclusione

Due ventenni residenti a Crema sono stati arrestati dai carabinieri dell’aliquota radiomobile cremasca per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti lungo la Paullese, all’altezza del ponte sull’Adda. La coppia, infatti, custodiva in auto circa mezzo kg di marijuana, che sarebbe stata destinata ai partecipanti ad un raduno che avrebbe dovuto tenersi lungo le rive del fiume Adda. I carabinieri erano venuti a sapere che, nel corso del fine settimana appena concluso, nei pressi dell’Adda si sarebbe svolto un rave party, una sorta di festa riservata ai giovani in cui spesso si fa uso di sostanze stupefacenti. Così sono stati organizzati servizi di pattugliamento e posti di blocco nei pressi delle principali arterie di comunicazione della zona, prima fra tutti la Paullese. Erano da poco passate le 20:30 di venerdì 30 settembre quando una delle gazzelle dell’Arma appostata all’altezza del ponte di Bisnate ha incrociato una Volkswagen Golf con a bordo due ragazzi. Quando la vettura si è accorta dei carabinieri, il guidatore ha inspiegabilmente rallentato, come se cercasse una via di fuga. A quel punto gli uomini dell’Arma hanno proceduto al fermo del mezzo e la coppia a bordo ha da subito tradito molto nervosismo. Il motivo di quel comportamento è stato svelato quando, a seguito della perquisizione dell’auto, i militari hanno rinvenuto nel bagagliaio una scatola di scarpe contenente sei involucri di cellophane termosaldati, che custodivano oltre 400gr di marijuana. Successivamente le ricerche sono state estese anche alle abitazioni dei due ventenni, presso le quali sono stati rinvenuti ulteriori 8gr di “fumo” e un bilancino di precisione, a riprova del fatto che lo stupefacente non sarebbe stato destinato solo all’uso personale. I ragazzi sono stati quindi arrestati e condotti in caserma. Dopo una notte passata in cella, sono stati sottoposti a processo per direttissima e condannati entrambi a un anno e mezzo di reclusione, dopodiché sono stati rilasciati.
Redazione Web