Densa schiuma bianca nel Lambro: è un “effetto collaterale” dell’incendio di Peschiera

Segnalazioni a Melegnano, San Giuliano e San Zenone. Secondo Arpa, parte dello schiumogeno utilizzato dai Vigili del Fuoco sarebbe confluito nel depuratore di Peschiera e poi trascinato dalla corrente del fiume. Nessun rischio ambientale

Immagine di repertorio

Nel corso del fine settimana si sono moltiplicate le segnalazioni, tra Melegnano, San Giuliano e San Zenone di ammassi schiumosi nelle acque del fiume Lambro, all’altezza delle chiuse. Inizialmente si è temuto si trattasse di qualche sostanza inquinante derivante da scarichi industriali, così i residenti hanno contattato i Municipi per denunciare il fatto. Alla luce delle numerose segnalazioni, i Comuni si sono subito mossi per chiarire la questione, sollecitando l’intervento di Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. I tecnici hanno immediatamente prelevato campioni di schiuma ed eseguito tutti i controlli del caso, svelando rapidamente l’arcano. In pratica, la sostanza galleggiante nel Lambro sarebbe da considerarsi una sorta di “effetto collaterale” del maxi incendio che ha distrutto la logistica Cst di Peschiera, vale a dire un residuo dello schiumogeno impiegato dai Vigili del Fuoco per domare le fiamme, finito poi nel depuratore e trascinato dalla corrente. Arpa ha subito rassicurato circa la non sussistenza di rischi per l’ambiente, poiché la speciale sostanza non contiene componenti inquinanti. Ad ogni modo, nei prossimi giorni, i controlli proseguiranno.

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