In Lombardia è boom di morti sul lavoro

Uno studio della Cisl evidenzia dati preoccupanti: a giugno è stato registrato un aumento del 175% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In crescita anche le denunce per malattie professionali

In Lombardia è boom di incidenti mortali sul lavoro. Lo rivela un’analisi realizzata dal dipartimento Salute e Sicurezza della segreteria regionale della Cisl, secondo cui quello di giugno è stato un mese “nero”, con 11 casi di morti bianche denunciati all’Inail, per un aumento del 175% rispetto allo stesso periodo del 2018, quando si erano registrati 4 casi. Un trend in crescita anche allargando il periodo preso in esame ai primi 6 mesi dell’anno, quando il balzo rispetto al 2018 è stato di +4,3%, passando da 69 a 72 casi di infortuni mortali. «I dati semestrali purtroppo confermano quanto sosteniamo da mesi – denuncia il segretario regionale della Cisl Pierluigi Rancati -: la situazione resta molto preoccupante ed è sconfortante dover registrare la persistente inattività delle istituzioni. L’aumento degli infortuni mortali è inaccettabile». Sul fronte territoriale, il primo semestre del 2019 ha registrato una lieve diminuzione di infortuni nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi, Mantova, Milano e Varese. Incidenti in aumento, invece, a Brescia, Como, Lecco, Monza, Pavia e Sondrio. In aumento del 3,4% anche le denunce di malattie professionali: sono state 2.266 nei primi sei mesi del 2019, contro le 2191 del 2018. «Anche questo è un fenomeno troppo sottovalutato e che – puntualizza Rancati - rappresenterà in futuro un problema molto serio, a fronte dei nuovi lavori e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa, per effetto dell’innalzamento dell’età pensionabile».
Redazione Web

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