La “carica” dei lavoratori ospedalieri per le vie di Melegnano: va in scena il corteo di protesta
Un folto raggruppamento di personale non medico è partito dal presidio ospedaliero di Vizzolo fino in centro a Melegnano, per protestare contro la carenza di personale e l’eccessiva privatizzazione della sanità
10 giugno 2016
I sindacati: «Servono almeno altri 60 infermieri»
I dipendenti dell’ex Azienda ospedaliera di Melegnano, ora Azienda sociosanitaria di Melegnano e Martesana, sono stati protagonisti di una mobilitazione sindacale in grande stile, che li ha visti scendere in piazza in massa per protestare contro la direzione sanitaria. Infermieri, personale amministrativo, tecnici e magazzinieri si sono dati appuntamento alle 8:00 del mattino di venerdì 10 giugno nel piazzale antistante il presidio ospedaliero di Vizzolo. Da qui, armati di striscioni, bandiere e fischietti, attorno alle 9:30 i partecipanti si sono diretti in corteo verso Melegnano e, dopo aver attraversato le principali vie della città, hanno fatto tappa in piazza della Vittoria, dove si è tenuto il comizio delle sigle sindacali. «Questa mobilitazione - commentano gli organizzatori della manifestazione - nasce da uno scontro aperto con questa direzione generale che, alla richiesta di assumere 60 infermieri, risponde che nei nostri ospedali gli infermieri ci sono già e non servono». Da qui la considerazione che si voglia favorire la sanità privata rispetto a quella pubblica: «Il nostro direttore Generale – proseguono -, come quelli che lo hanno preceduto, non ha nessuna intenzione di rilanciare la nostra azienda, ma anzi cerca di tenere i nostri ospedali "con il motore al minimo" per lasciare spazio agli ospedali privati che ci circondano. Le difficoltà oggettive che vivono gli infermieri nei nostri reparti e nelle sale operatorie sotto-organico si riflettono sui cittadini. Partecipare a questa mobilitazione significa guardare lontano per difendere i nostri diritti di lavoratori ma anche quelli dei cittadini del nostro territorio». «Manifestiamo – concludono - per tutti quei cittadini che meritano di essere curati con decoro e che spesso, a causa delle ormai eterne liste di attesa, sono costretti a rivolgersi ad una Sanità Privata di tipo imprenditoriale che per volere, forse, di chi ci governa sta distruggendo il Pubblico Servizio».
Redazione Web
10 giugno 2016