Mancano medici di base sul territorio: 45 sindaci scrivono al Ministro Speranza

«Si intervenga urgentemente per risolvere una situazione non più tollerabile: le Amministrazioni locali non possono più fare da parafulmine»

La cronica mancanza di medici di base fissi sul territorio è l’oggetto di una missiva che 45 sindaci della Città Metropolitana di Milano hanno indirizzato nei giorni scorsi al Ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Purtroppo – si legge nella lettera -, nonostante i plurimi bandi di selezione pubblici esperiti dal Dipartimento delle Cure Primarie di ATS Città Metropolitana di Milano, la situazione di grave mancanza del personale medico non è per nulla migliorata, ma anzi peggiorata. A tale mancanza cronica di personale medico, si sommano anche le criticità legate ad eventi facilmente prevedibili (pensionamenti, dimissioni…) che non riescono ad essere efficacemente gestiti». 

In tal senso i primi cittadini ravvisano come, in questi mesi, le Amministrazioni locali si siano spese ben oltre le proprie competenze per arginare il problema, mettendo a disposizione locali comunali ad affitti calmierati e a volte persino gratuitamente per la realizzazione degli ambulatori. 

«Tutto questo non è più tollerabile – proseguono i sindaci - e noi non siamo più disponibili in alcun modo a fare da parafulmine ai reali responsabili di questi enormi disagi di fronte ai cittadini: per una situazione emergenziale, nel pieno di una terza ondata pandemica, servono norme emergenziali, serve derogare ove possibile, snellire le procedure, al fine di velocizzare l’attuazione di soluzioni assolutamente non più rimandabili. Spesso i cittadini si sono trovati improvvisamente senza il proprio medico curante – concludono -. Più che mai in quest’ultimo anno di pandemia i medici di famiglia sono stati un essenziale punto di riferimento: per questo chiediamo un incontro urgente in cui vengano messe nero su bianco le soluzioni concrete a questo enorme problema».

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