Spacciatori in fuga sulla Paullese: tallonati dai carabinieri alla fine li seminano

I due si sono disfatti di un involucro contenente droga, poi hanno iniziato una folle corsa prima lungo la ex S.S. 415 e poi sulla Cerca, sempre tallonati dai carabinieri, che però li hanno persi.

Fortunatamente non hanno causato incidenti

Una folle corsa sulle arterie del Sudmilano durata almeno 30 minuti, con pericolose inversioni di marcia e zig zag tra le vetture in transito, rischiando anche a più riprese di causare un incidente. Così due spacciatori, molto probabilmente nordafricani, hanno tentato di sottrarsi all’arresto da parte dei carabinieri, che sono sempre stati alle loro calcagna, e alla fine purtroppo ci sono riusciti. Erano circa le 19:30 di domenica 24 luglio quando i due pusher, che viaggiavano a bordo di una Ford Focus grigia, stavano transitando lungo la Paullese. Giunti all’altezza della rotonda tra Zelo e Paullo, però, hanno incrociato una pattuglia dei carabinieri della stazione di Paullo, che ha imposto l’alt. A quel punto i due hanno prima gettato sull’asfalto un involucro contenente molto probabilmente della droga, poi hanno iniziato la loro spericolata fuga. Dapprima hanno invertito la marcia e si sono diretti verso Milano ma poi, all’altezza del km 10, hanno fatto nuovamente dietrofront e sono tornati verso Zelo, il tutto sempre sfrecciando a tutta velocità tra le auto in viaggio. Nel mentre all’inseguimento hanno preso parte anche i carabinieri della Compagnia si San Donato. Poiché i fuggiaschi non riuscivano a scrollarsi di dosso gli inseguitori, cui nel frattempo si erano aggiunti anche i carabinieri di Cassano d’Adda, hanno pensato bene di passare sulla Cerca, puntando prima verso Liscate, poi Truccazzano e infine svoltando verso Lavagna. Proprio qui, al confine tra Lavagna e Cavaione, frazione di Truccazzano, purtroppo la Focus è riuscita a seminare i suoi inseguitori ed è praticamente scomparsa nel nulla. Gli uomini dell’Arma sono comunque riusciti a segnare il numero di targa dell’auto, che è risultata intestata ad un prestanome. È stato impossibile anche recuperare la droga contenuta nel pacchetto che i fuggitivi avevano lanciato fuori dal finestrino, presumibilmente distrutta dal passaggio delle auto. 
Redazione Web