Terremoto nel centro Italia: polemiche e quasi 250 vittime

È un’apocalisse e le scosse continuano: osservate speciali le dighe del Lago Campotosto, mentre scatta la polemica per la scuola di Amatrice del 2002 crollata

la scuola di Amatrice crollata, doveva essere antisismica

la scuola di Amatrice crollata, doveva essere antisismica

Il 70% delle case italiane è a rischio sismico, ma intervenire "costa"

Si continua a scavare nei paesi tra Rieti ed Ascoli Piceno, sugli Appennini del centro Italia. È una corsa contro il tempo, ma la speranza di trovare dei sopravvissuti ormai si è talmente affievolita da essere sparita dai volti dei volontari. Lo scenario che si presenta agli occhi dei reporter provenienti da tutto il mondo è apocalittico. Alcuni lo descrivono come un “inferno dantesco” e le vittime del sisma salgono a 241, i feriti sono 270, ma i numeri sono destinati ad aggravarsi. La Protezione Civile avrebbe infatti comunicato che «I decessi potrebbero superare quelli provocati dal terremoto del 2009 all’Aquila». Sotto le macerie dell’hotel Roma di Amatrice vi sarebbero ancora 35 persone, per non parlare dei paesi rasi al suolo, uno dei quali Pescara del Tronto. 
Ad aggravare il bilancio influiranno tutti i turisti presenti nella zona in questo periodo, molti di Roma. 

Il problema è che la terra continua a tremare, rendendo ancor più difficoltoso l’agire dei soccorsi. Dall’inizio dello sciame sismico si sono verificate oltre 460 scosse, alcune delle quali di alta intensità. L’ultima di magnitudo 4.2 è avvenuta nel pomeriggio di oggi, ad Amatrice causando nuovi crolli. 

Parallelamente, sempre nella stessa città, ha causato forti polemiche il cedimento (o meglio “sbriciolamento”) di una scuola inaugurata nel 2002, e spacciata per “antisismica”. Cosa sarebbe accaduto con tutte le classi all’interno? Lo stesso discorso è stato applicato all’ospedale, fortunatamente evacuato in tempo. Per questo motivo la Procura di Rieti ha aperto un'inchiesta per disastro colposo

Preoccupazione sorge anche nei confronti del Lago Campotosto, in provincia dell’Aquila e poco distante dalla zona colpita. Contiene al suo interno 300 milioni di metri cubi d’acqua, con tre dighe di sbarramento che consentono di produrre energia essenziale per il Paese. Risiede comunque nella “red zone”, per dirla tutta è stato costruito su una faglia sismica, ed ora è osservato speciale. 

Non è né la prima né l’ultima volta che accadranno in Italia terremoti di simile portata, eppure l’80% delle case è a rischio sismico. “Forse” è giunta l’ora di aprire gli occhi, e puntare sulla prevenzione vera istruendo le persone sul comportamento da adottare in caso di sisma. Ovviamente poi sarà dovere intervenire sulle strutture al fine di renderle sicure, come accaduto a Norcia dopo il terremoto del 1997.  E dire che ditte specializzate esistono già entro i nostri confini. Basti pensare che il Giappone si appoggia a un’azienda del Trentino Alto Adige per costruire i suoi famosi edifici antisismici in grado di resistere al nono grado della scala Richter . Perché non si è ancora provveduto in Italia? semplice, è ritenuto troppo dispendioso: intervenire viene a costare 300 euro al metro quadrato. 


Stefania Accosa