Trenord fa “mea culpa” con i pendolari lombardi e presenta il piano volto a rilanciare l’azienda e migliorare il servizio

In particolare si agirà su puntualità, stato dei convogli e lotta ai vandalismi. Sotto stretta osservazione le tratte giudicate più critiche

Pendolari di Trenord

Pendolari di Trenord In arrivo piano straordinario per incrementare la qualità del servizio ferroviario

Trenord annuncia un piano volto a migliorare sensibilmente il servizio offerto, alla luce delle innumerevoli criticità e dei pesanti ritardi che i pendolari lombardi lamentano costantemente sulle linee ferroviarie. La presentazione si è tenuta nel pomeriggio di mercoledì 28 gennaio a palazzo Lombardia, alla presenza del nuovo amministratore delegato Cinzia Farisè, del presidente regionale Roberto Maroni e dell’assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte. Le direttrici che presentano maggiori criticità, cioè quelle sulle quali verrà puntata costantemente la lente d’ingrandimento, sono le seguenti: Novara-Milano-Treviglio (S6); Domodossola-Milano; Bergamo-Milano (via Carnate); Verona-Brescia-Treviglio-Milano e Mantova-Milano. «Quello presentato da Trenord – ha commentato Maroni - è un piano concreto, molto ambizioso ed ineludibile, visto il peggioramento complessivo delle performance durante il 2014». Nello specifico, il piano si concentrerà principalmente su 3 fattori, cioè puntualità, stato dei convogli e lotta a ogni forma di vandalismo e di evasione dei biglietti. Il tema della puntualità in particolare è stato valutato come priorità assoluta. «Dopo un viaggio a fianco di un macchinista – ha sottolineato l’ad Farisè - , mi sono accorta che il treno aveva 10 minuti di ritardo e pareva che fosse tutto normale. Anche le nostre indagini di customer satisfaction dicevano che la situazione è inaccettabile. Chiedo scusa per questo servizio. Nel 2014 solo il 72% dei treni è giunto a destinazione con un ritardo medio di 5 minuti. Il traguardo prefissato è quello dell'82% per il 2015, per arrivare poi gradualmente al 90 entro la fine del 2018». Tra i provvedimenti adottati a riguardo, saranno previsti una serie di corsi di formazione mirati rivolti ai dipendenti, nonché l’introduzione del concorso “Top Gun/Equipaggi con ritardo 0”, che premierà le performance di puntualità migliori. Per quanto riguarda lo stato dei treni, Farisè ha commentato laconicamente: «Quando sono salita per la prima volta su un nostro treno senza stampa al seguito, credevo di essere tornata in India». (Nazione dove Farisè è stata dal 2011 al vertice della multinazionale Prysmian nda). Per porre rimedio a questo quadro scoraggiante, l’ad di Trenord ha annunciato il già avvenuto acquisto di 63 nuovi treni, 6 dei quali entreranno in servizio entro febbraio e altri 11 entro aprile, mentre i restanti gradualmente entro il 2016. Grande attenzione sarà inoltre rivolta alla repressione dei vandalismi e della microcriminalità, a tutela dei viaggiatori. «Nel 2014 sono aumentati i fenomeni di microcriminalità a bordo treno – ha sottolineato Farisè - . È cresciuto il numero degli atti vandalici gravi, raggiungendo la media di un atto al giorno, per un costo complessivo di 8 milioni. È stata dunque intensificata l’attività di vigilanza, con 35 risorse specializzate, per un costo complessivo di 2 milioni. È, allo stesso tempo, aumentata l’evasione del pagamento del titolo di viaggio, con un indice di evasione che tocca il 20% al giorno». In tal senso, ha fatto sapere l’ad di Trenord, è già stato varato uno specifico progetto, teso recuperare i mancati introiti da destinare in larga parte a nuove azioni per la sicurezza a bordo treno. 
Alessandro Garlaschi 
Da sx: Cinzia Farisè e Roberto Maroni

Da sx: Cinzia Farisè e Roberto Maroni