Vaccinazioni anti Covid: in Lombardia quasi conclusa la “Fase 1” riservata a personale ospedaliero e Rsa

Si tratta di oltre 300mila dosi. Dopo la “Fase 1 bis” per altri operatori assistenziali, ci sarà la “Fase 2” con inoculazione di massa. Bertolaso: «Vaccinare tutta la Lombardia prima di giugno è possibile»

Il completamento della “Fase 1” del Piano vaccinazioni anti Covid attualmente in corso in Lombardia è previsto entro il 23 febbraio. È la fase inerente agli operatori sanitari, sociosanitari delle strutture di ricovero e cura e degli operatori e ospiti delle Rsa. La somministrazione è di 320.000 vaccini di cui 305.814 già effettuate alla data del 31 gennaio. Lo ha confermato in Consiglio regionale la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
 
La fase successiva, denominata “Fase 1 Bis”, riguarderà 107.425 persone appartenenti a otto categorie, oltre ad altro personale da censire, anche in funzione delle indicazioni del Ministero. Nel dettaglio sono: Rsd (residenzialità psichiatriche), centri diurni, assistenza domiciliare, farmacisti, dentisti, odontoiatri e confprofessioni varie. Comprese inoltre: sanità militare, Polizia di Stato, ambulatori accreditati e altri medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco e altro personale da censire.
 
L’avvio della fase massiva, denominata “Fase 2”, avverrà presso il canale delle strutture ospedaliere pubbliche e private (hub), aggiungendo quello dei medici di base e delle farmacie. «L’ipotesi di categorie prioritarie che potrebbero ricevere per prime i vaccini del contingente AstraZeneca  – ha aggiunto la vicepresidente – è quella di appartenenti alle forze dell’ordine, al personale scolastico, al comparto della giustizia e al trasporto pubblico locale. Tra queste rientreranno anche coloro che presentano plurimorbilità e gravi immunodeficienze, che hanno fatto registrare la mortalità più alta e la maggior pressione sugli ospedali. Se il Governo ci indicherà categorie diverse, ci adegueremo». 

L’avvio della fase massiva richiederà una capillare comunicazione verso il cittadino. Per questo, a breve saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione e entro due settimane sarà attivo il portale dedicato alla prenotazione delle vaccinazioni. Gli strumenti di raccolta delle adesioni, oltre al portale dedicato, saranno inoltre il portale dei medici di medicina generale e dei farmacisti e il contatto diretto tramite call center. 

«Il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia prima di giugno è assolutamente possibile – ha affermato Guido Bertolaso, nuovo consulente della Lombardia per la campagna vaccinale regionale -. Sarà la più importante operazione di Protezione civile mai realizzata in Italia».

L’inizio delle somministrazioni degli ultraottantenni, che sono oltre 700.000 in Lombardia, è previsto il 24 febbraio. Allargando il campo alla fascia 60/79 anni, Letizia Moratti ha precisato che «molto dipenderà molto dalle consegne che verranno effettuate, per questo ho chiesto al Governo di avere un piano delle consegne a medio termine».

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