Mediglia, sindaco Bianchi rinviato a giudizio per il caso Polisportiva
Il 19 ottobre il Sindaco dovrà presentarsi in aula per rispondere all'accusa di peculato, per fatti risalenti intorno al 2007
«Sono tranquillo e fiducioso nella giustizia»
Il sindaco di Mediglia Paolo Bianchi è stato rinviato a giudizio con l’accusa di “peculato” per fatti risalenti al 2007 e 2008. Dovrà quindi presentarsi al Tribunale di Lodi, il 19 ottobre, per chiarire la provenienza di alcuni fondi riguardanti la Polisportiva di Mediglia. Il Sindaco, facendo appello alla trasparenza, ha comunicato subito la notizia ai propri consiglieri comunali tramite lettera, ma non si hanno a disposizione ulteriori approfondimenti in merito al processo.
Il Sindaco si è solamente dichiarato «fiducioso nella giustizia». Anche l’avvocato del primo cittadino ha espresso la propria tranquillità sulla vicenda: «Bianchi è sereno – spiega il suo legale, Franco Lucente – perché dimostrerà di essere estraneo ai fatti contestatigli. Un procedimento penale turba sicuramente, però vi è la certezza di non aver fatto nulla, di essere innocente, e confidiamo che la magistratura faccia il suo corso».
Al centro dell’attenzione vi sarebbero delle irregolarità riscontrate nei bilanci della Polisportiva, fondata nel 2005 e con sede a Robbiano. In questo momento si sa davvero poco, ma qualche informazione in più si potrebbe ricevere nel corso del prossimo Consiglio comunale, quando Paolo Bianchi informerà i cittadini. Anche l’opposizione è in attesa maggiori approfondimenti sul suddetto “rinvio a giudizio”, ma prima di procedere con eventuali interrogazioni si vuole capire perfettamente la motivazione alla base dell’accusa di peculato.